Angelo Cera
San Marco in Lamis, sabato 27 febbraio 2016 - L’ultimo comunicato della sezione PD di San Marco mi ha fatto molto pensare su come i personalismi possono portare un partito a prendere incredibili scivolate. Non appena l’OSL (organo straordinario di liquidazione nominato per il dissesto) ha accennato a debiti che forse non saranno presi in considerazione perché magari le cause giudiziarie non sono definite o che non sono di sua competenza, subito si sono buttati a dire che avevano ragione loro e che il dissesto non esisteva.
Mi sono chiesto come mai un partito che ha amministrato in prima persona (con i sindaci) o indirettamente (stando in maggioranza) il nostro comune per oltre 20 anni può fare errori così eclatanti, come mai ha puntato tutto sulla mia persona e per 5 anni è andato avanti più con le carte bollate anzichè con una seria anche se dura opposizione costruttiva. Ritornando ai debiti, mi chiedo come può ragionare così un partito che sa che tra questi ci sono quelli che vengono dalle sue amministrazioni, che sa che sono stati pagati espropri più del dovuto, che ci sono cause per espropri o per altri motivi che fanno pensare anche a problemi di conflitti di interesse, che sa che non è riuscito a portare a termine il piano regolatore, che ha bloccato Borgo Celano, che ha amministrato soprattutto quando sono state rilasciate le concessioni nelle zone che ora dobbiamo risanare per evitare i danni delle alluvioni, che non ha mai pensato al rinnovo della macchina comunale nonostante i pensionamenti (hanno tenuto senza ragioniere il Comune proprio quando ce n’era più bisogno), che si è fidato di società di riscossione di tributi smascherate nei loro affari illeciti per nostre denunce.
Mi chiedo come mai un partito di fronte a un buco di 4 milioni di euro (e lasciamo stare pure se è distrazione o no) per aver speso i fondi dei servizi sociali e degli usi civici vuole pagare questo buco con fondi del bilancio comunale anziché con fondi straordinari. Mi chiedo come mai un partito non si interroga di fronte a circa 1 milione di euro di spese legali (senza mettere tutto quello che già è stato pagato). Tornando poi alle carte bollate mi fa pensare molto il fatto che esponenti di questo partito sono arrivati addirittura a dire che aver chiesto alla Monte Celano quanto dovuto per affitto e consumi di locali ha determinato la chiusura di questo ente a San Marco fino a parlare di interruzione di pubblico servizio. Insomma una associazione chiude o non chiude per pochi spiccioli, da prendere tra milioni di euro di fondi pubblici, dovuti al Comune. Sarebbe meglio fare un resoconto di questa associazione e dire quanti soldi ha gestito, chi ha insegnato nei corsi e se tutti i corsi sono stati veramente utili per i nostri giovani e disoccupati.
Questa esperienza amministrativa sta per finire e tutti faremo dei bilanci. Io sto facendo il mio e sto sempre più convincendomi che abbiamo fatto bene a fare chiarezza sulla vera situazione dei conti comunali perché così chi verrà dopo di noi avrà il vantaggio delle cose chiare. Ma anche se abbiamo gestito solo i debiti onestamente bisogna dire che non sono poche le cose realizzate: dalle strade interne ed esterne alla gestione dell’alluvione e al risanamento idrogeologico avviato, dal miglioramento dell’illuminazione pubblica ai pannelli solari sugli edifici pubblici, dal parco dei dinosauri al parco avventura, al centro per minori, dal completamento del campo sportivo all’asilo-nido al depuratore, e tante altre cose che metteremo appunto in un bilancio di fine mandato.