Redazione
San Marco in Lamis, sabato 28 marzo 2015 - Tantissime sono le tradizioni che si tramandano nella nostra amata cittadina, una di queste è la "Fanoja", un cumulo di legna di forma conica accesa a devozione della Madonna o Santi. In letteratura troviamo descritte in più di un'occasione, con varianti legate al luogo e al modo, le manifestazioni che anno dopo anno resistono e si trasmettono di generazione in generazione. Vi proponiamo un brano scritto da Matteo Nardella che in modo realistico e surreale descrive la Fanoja a devozione della Madonna Addolorata.
La Fanoja
Come un cono
ti slanci in alto verso il cielo
e con la lingua di fiamma ardente
colori il buio della notte.
Le persone tutte attorno
ti circondano, ad accerchiarti,
ti adorano e ti venerano,
quasi per
volerti ringraziare del calore che
sempre doni.
Con manifestata allegria
ti erigono e ti vestono
quasi da sembrare monumento,
e così composta, ad una capanna
assai somigli.
Le scintille che sprigioni dal
tuo ventre benedetto
sembrano stelline dorate,
che allegre danzano e volano
sotto il cielo grigio di stagione.
Davanti alla chiesa dell’Addolorata
ti costruiscono così grande,
e tutto il paese da te si ferma,
dopo la visita alla Madre Celeste.
Lungo le strade dove tu bruci,
schioppetti e arrossisci,
fai tanta compagnia a quelle comitive
di persone che contente fan baldoria
di Matteo Nardella