Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, giovedì 10 dicembre 2015 - Quella del “Babbo Natale” è sicuramente la tradizione -simbolo più antica e seguita nel mondo, a prescindere dalla religione, a cui si crede e appartiene. Di solito il personaggio è interpretato da un omone dalle guance rosee e dalla barba lunga, bianca o nera non importa. In prossimità del Natale di ogni anno, egli, dopo essere partito dalle zone nevose del Polo Nord (Lapponia - Finlandia), ovviamente a bordo della sua slitta tirata dalle renne, va in giro per il mondo a consegnare ai bambini i doni preferiti.
Anche la scuola materna di Rignano (sezioni A e B) ha inteso ricordare l’avvenimento, mettendo in atto un interessante e corposo progetto educativo, che ha coinvolto coralmente l’intera scuola, composta da alunni dai tre ai cinque anni. Gli uni si sono aiutati con i disegni e la colorazione, gli altri con la composizione-scrittura delle frasi più semplici e la lista dei regali, oltre ad apporre singolari indirizzi sulle buste: via delle stelle, regali, Polo Nord, ecc. L’attività si è conclusa nella mattinata di ieri con il deposito del prezioso fardello, ossia le letterine, nella buca delle Poste e Telecomunicazioni.
Gli alunni, accompagnati dalle maestre Rina Paglia, Rachele Bergantino e Valentina Fulgaro, hanno raggiunto ordinatamente i predetti uffici, ospitati un una moderna palazzina, ubicata a poche decine di metri più in là dalla scuola. A ricevere la nutrita comitiva (circa una quarantina, compresi i tre insegnanti) ci ha pensato il responsabile dell’Ufficio, Maurizio Di Vincenzo, che dopo aver “fatto finto” di affrancare con un timbro ogni busta, ha aiutato i bambini ad imbucarle ad una ad una, assicurando i suoi interlocutori dell’immediato inoltro ai rispettivi indirizzi.
Quindi, dopo aver rivolto un breve saluto ai piccoli interlocutori, li ha congedati, offrendo loro delle caramelle. A questo punto i loro occhi si sono accesi di magia, seguendo con la fantasia il tour delle loro letterine, che di lì a poco tempo avrebbero raggiunto la destinazione. E poi…sarebbe seguita da parte del “Babbo” comune la risposta con o senza lettera, ma di certo con uno o più regali, tra quelli elencati in lista da ciascun protagonista. Ovviamente, il tutto dovrebbe concretizzarsi, sempre secondo tradizione, la notte di Natale, al momento della nascita di Gesù Bambino nel Presepe e sotto il frondoso e fantasmagorico albero.