Polisportiva SGR

San Giovanni Rotondo, martedì 15 aprile 2025 -  Lunedì 21 aprile il runner pugliese volerà in America per percorrere i 42km di una delle maratone più antiche al mondo Quando manca meno di una settimana alla 129ma edizione della Boston Marathon, maratona Major tra le 6 più prestigiose al mondo insieme a Tokyo, New York, Berlino, Londra e Chicago, i giovani atleti della Scuola di Atletica Leggera “Polisportiva Eppe Merla” di San Giovanni Rotondo hanno voluto per l'occasione intervistare un protagonista d'eccezione, il runner e maratoneta Paolo Latiano.

Giunto alla sua 25ma maratona (ma confessa che potrebbero essere di più), di cui 3 major, Paolo Latiano sarà lunedì 21 aprile alle 16.00 ora italiana, tra i quasi 30mila partecipanti alla storica manifestazione sportiva americana. Una gara che, grazie alla sua lunga storia, può essere annoverata come patrimonio universale sportivo. Non è una casualità che la gara si svolga ogni anno nel terzo lunedì di aprile, in occasione del Patriot's Day, festività in cui si commemorano le battaglie che diedero inizio all'indipendenza americana. Così come storica è la famosa fotografia che ritrae uno degli organizzatori intento a bloccare l'atleta Kathy Switzer la quale stava gareggiando “clandestinamente”, essendo fino al 1972 la maratona una competizione riservata solo agli uomini. Accedere ad una della maratona major non è cosa semplice, vi sono dei parametri ben precisi da rispettare, per questo la prima domanda che i giovani runner della Scuola di Atletica hanno voluto rivolgere a Paolo è stata proprio questa:

 Come sei arrivato a partecipare alla 129ma edizione della Boston Marathon? (riportiamo di seguito l'intervista completa) “Bella domanda! La maratona di Boston rientra nel circuito delle World Marathon Majors, il mio sogno e obiettivo è quello di riuscire a correrle tutte, ho deciso per questo di mettermi in gioco e partecipare a queste gare. L'iscrizione non è stata facile, contano molto i tempi di gara fatti nelle due maratone precedenti. Grazie al tempo di 2h e 55' ottenuto nella maratona di Milano nel 2024 sono rientrato nel range della mia categoria.Ed eccomi qui.”

 Come è nata la passione per la corsa? Diciamo che è nata per necessità. Avevo bisogno di rimettermi seriamente in forma e un bel giorno mi sono messo a correre facendo all'inizio un giro, massimo due giri di campo, poco più che un km al giorno e poi giorno dopo giorno provavo a fare sempre qualche km in più, fino a quando sono arrivato a percorrere le lunghe distanze come le maratone.

 Quando è scattata la voglia di “fare gara” e competere a livello agonistico? “In realtà non è mai scattata una voglia puramente agonistica, perché non conoscevo nulla di questo mondo, dell’atletica, delle gare, delle half marathon o delle maratone. Mi sono messo in gioco per caso”.

 Quando hai pensato “voglio correre una maratona”? “Non l’ho pensato. La prima volta che ho corso una maratona mi è stata fatta una sorpresa. Un mio amico mi ha iscritto ad una maratona a mia insaputa, io a stento sapevo cosa fosse. Mi ha detto solo di non preoccuparmi e che ci saremmo divertiti. Dopo una visita medica di rutine ci siamo preparati, abbiamo iniziato ad allenarci, tutta l’estate ho iniziato a buttare giù chilometri fino al giorno della maratona di Pescara, è stata quella la mia prima maratona. Non avevo scarpe adatte o un gps, praticamente non avevo nulla, quella domenica mi sono presentato allo starter e ho chiuso la mia prima maratona anche con un bel tempo”

  Come si prepara una gara lunga e impegnativa come sono i 42km richiesti da una maratona? “Si dice che una maratona sono 30 km di gambe, 10km di testa, 2km di cuore e 195mt di lacrime. E davvero i 195mt sono quelli più impegnativi per raggiungere il traguardo di una gara così dura. Preparare una maratona è impegnativo sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale. Dal punto di vista fisico perché bisogna affrontare una preparazione mirata, intensa, affidandosi a gente esperta e professionale. Io personalmente, e permettetemi di ringraziarlo, mi sono affidato ciecamente al Mister Matteo Ciociola, cha mi ha seguito sotto tutti i punti di vista, fisico, mentale e non di meno alimentare (sono quasi 50 giorni che non tocco un dolce!), mettendo su un programma che fosse cucito sulla mia persona, sul mio essere atleta, fino al test finale, quello della gara. Nulla è o può essere scontato o improvvisato nella preparazione di una gara del genere.

 A cosa pensi quando corri? Alle cose belle, alle cose felici, la famiglia, gli amici, all’abbraccio che ti aspetta al traguardo.

  Cosa diresti ai giovani che si affacciano al mondo della corsa o dell’atletica in generale? Voglio dirgli innanzi tutto che stanno facendo la scelta giusta. Sono sulla dritta via. Lo sport è benessere, rigenerazione sia fisica che mentale.

 Per finire, una frase che ti incoraggia? Che Dio me la mandi buona e ad majora semperGrazie Paolo e buon divertimento da tutta la Scuola di Atletica e dai suoi collaboratori!