Redazione

San Giovanni Rotondo, lunedì 5 ottobre 2020 -  Dopo un incontro di presentazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana tenutosi il 20 luglio nella sala consiliare con la partecipazione di tutti gli attori sociali (associazioni di volontariato, protezione civile, autorità civili e militari) intervenuti per arricchire il testo con suggerimenti ed idee, finalmente lunedì 28 settembre è sopraggiunta l’approvazione dello stesso in Consiglio Comunale.

Il nuovo regolamento, ispirato al Decreto Legge Minniti n. 14 del 2017 avente come sottotitolo “La città tranquilla”, si compone di 54 articoli e, oltre a combattere l’abusivismo, l’accattonaggio e il volantinaggio molesto, si prefigge di garantire la sicurezza, l’ordine pubblico, la quiete e la tranquillità di ogni cittadino della comunità.

 «È stato rinnovato tutto il sistema di sicurezza urbana per quanto attiene non solo la città intesa come centro storico ma anche la zona internazionale, da sempre biglietti da visita per i tanti turisti che giungono a San Giovanni Rotondo da ogni parte del mondo. Questo regolamento è stato arricchito con la presenza del Daspo Urbano, strumento che offre la possibilità di allontanamento per tutti coloro che, creando un blocco per le macchine e le persone, rappresentano un rischio per l’incolumità di chi attraversa le strade della nostra città, a piedi o in macchina. Per chi viola ulteriormente questo obbligo, si procederà direttamente all’arresto», ha spiegato il sindaco Crisetti, sottolineando l’impegno profuso perchè la città sia più sicura per tutti.

«Questa amministrazione sta affrontando in maniera molto seria i problemi che affliggono San Giovanni Rotondo: il nuovo regolamento rappresenta un altro passo concreto verso la città normale. Non era infatti normale avere ancora un regolamento vecchio più di quarant’anni», ha concluso il primo cittadino. Questo strumento va a sostituire il vecchio testo approvato in Consiglio Comunale nel lontano 1976, e punterà ad assicurare al massimo la tutela della sicurezza urbana e della convivenza civile.