Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, mercoledì 24 giugno 2020 -  Approvato con delibera di giunta il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo ai lavori di recupero ed arredamento funzionale del centro storico di Rignano Garganico. Lo stesso prevede la realizzazione di percorsi pedonali per la connessione e valorizzazione dei luoghi di interesse turistico e culturale. Il tutto, assistito dal segretario comunale, Matteo Mimma, si è svolto l’altro giorno alla presenza del sindaco Luigi Di Fiore, del vice e consigliere delegato alla Cultura – Grotta Paglicci, Viviana Saponiere, avvocata e dell’assessore unico ai Lavori Pubblici, Giosuè Del Vecchio.

L’iniziativa del costo di 470.000 euro rientra nel programma di azione e coesione complementare al PON Cultura e sviluppo (FESR) 2014 – 2020- Piano Operativo Cultura e Turismo. A redigere il progetto ci ha pensato ed ha agito a tamburo battente l’ingegnere Antonio Fiore, da tempo interessato con le sue idee e progetti al restauro di strutture  di rilievo architettonico e storico del paese. Tra gli impegni assolti finora rientra l’intervento conservativo eseguito al Palazzo Baronale con annessa torre di origine e fattura bizantina. Tutte e tre gli amministratori hanno espresso sul progetto odierno il loro vivo ed entusiastico compiacimento. E questo perché, a loro dire, arricchisce l’offerta turistica e culturale significata dal Museo Paleolitico di Grotta Paglicci di imminente apertura.

Evento peraltro rinviato più volte, per via dell’emergenza Covid, non ancora conclusa. Il progetto in parola costituisce, inoltre una ciliegina sulla torta della ricerca storica in atto, di cui riferiamo alcuni stralci. Per sommi capi, gli anzidetti percorsi ricalcano gli itinerari dei Portali, già individuati nel v. Rignano Garganico / Tra Pietre e segni della storia, 2009. Testo, quest’ultimo, a cura di chi scrive ed edito  dalla Regione Puglia. Attraverso la sistemazione delle strade, oltre a valorizzare i luoghi, si potrà fare anche storia e conoscenza degli uomini illustri della cittadina, quasi tutti nati o residenti nel Borgo Antico, fornendo ad ogni strada deputata a questo scopo una lapide illustrativa del personaggio. Parimenti a quanto già fatto per la casa di Padre Antonio Fania, storico, scrittore e generale mancato del Terzo Ordine dei Francescani.

Il riferimento è a: Giulio Ricci, scrittore verista di fine ottocento ed autore, tra l’altro,  del romanzo “Rosedda”;  Don Angelo Gentile, Superiore salesiano e discepolo di seconda generazione di Don Bosco; Raffaele De Lillo, farmacista, ufficiale garibaldino, ucciso al suo rientro in paese da mano borbonica;  Saverio Longo, eroe del fronte borbonico, arrestato e giustiziato al suo rientro per “amore di mamma”; Francesco Paolo e a Luigi Corigliano, baroni e poi marchesi di Rignano, il primo, committente del ricostruito Palazzo Baronale di stile barocco sui muri ed orme dell’antico castello medievale, l’altro per essere stato, Sovrintendente della Dogana,  il primo bonificatore del Tavoliere; Giuseppe Montesano, questore e prefetto della scuola di Polizia dello Stato inventore dell’investigazione scientifica, nonché personaggio ispiratore di film e romanzi;

Don Pietro Ricci, amico diletto di San Pio; Padre Doroteo Forte, scrittore e storico francescano; Antonio Cappelli, dirigente scolastico, podestà e storico;  e tanti altri ancora, di cui sarebbe lungo l’elenco. Altri lavori ancora di abbellimento, saranno realizzati nell’ambito del cosiddetto piano di rigenerazione urbana, redatto dall’ingegnere Nicola La Macchia, di imminente cantierizzazione. Insomma, tra non molto, avremo un borgo antico a misura d’uomo, ossia presto riconosciuto non solo attraverso i luoghi, ma anche mediante la storia e la conoscenza dei suoi uomini più illustri, facendo di esso un appetito pane quotidiano di conoscenza non solo per le future generazioni, ma anche per i turisti e visitatori che qui verranno, attratti dall’aria pulita, dal panorama a vasto raggio sul Tavoliere e soprattutto dal Museo di Grotta Paglicci, una delle culle più arcaiche dell’umanità.  

  

N.B. Nella foto, da sx: Viviana Saponiere, Giosuè Del Vecchio, Luigi Di Fiore e Matteo Mimma