Redazione

Gargano, lunedì 11 maggio 2020 -  Ancora un importante successo per la strategia di collaborazione istituzionale "Consorzio-Comuni" messa in atto dal Consorzio. E' stato finanziato (in tutta la Puglia ne sono stati finanziati solo due) per € 243.837,70 il progetto "Interventi di ripristino ecologico finalizzati alla deframmentazione della Faggeta eterotopica denominata Fajarama in agro del Comune di San Marco in Lamis. Habitat prioritario 9210 Faggete degli Appennini con Taxus ed Ilex" nell'ambito del POR Puglia 2014-2020, sub-azione 6.5.b “Interventi per ridurre la frammentazione degli Habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale".

L'innovativo progetto, redatto dal Settore forestale del Consorzio per il Comune di San Marco in Lamis, persegue l'obbiettivo generale di  arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale, mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici, e la finalità particolare di ridurre la frammentazione degli Habitat e mantenerne il collegamento ecologico e funzionale. La Faggeta della Fajarama, oltre ad avere un elevatissimo valore identitario per la comunità sammarchese, rappresenta un "unicum" naturalistico poichè è l'unica faggeta del versante meridionale del Gargano. Come tipologia vegetazionale rientra nella stessa tipologia della Foresta Umbra (di recente riconosciuta Patrimonio Unesco)ma, trattandosi di un nucleo di faggeta di ridotte dimensioni e molto lontano (per questo motivo definita "eterotopica") dai grandi complessi forestali di Faggio del Gargano (Bosco Umbra, Bosco Spigno e Bosco di Ischitella), è ad elevato rischio di scomparsa.

Per questi motivi, l'intervento prevede una serie di azioni fra le quali il ricongiungimento funzionale dei piccoli nuclei di Faggio della Fajarama (quindi ampliamento dell'habitat)mediante la messa a dimora di piantine di Faggio prodotte con seme raccolto nello stesso Bosco della Fajarama (strategico per queste attività vivaistiche il Vivaio forestale del Consorzio ubicato a Borgo Celano), l'arricchimento floristico della stessa faggeta con la messa a dimora di piantine di Tasso (estinto in questi luoghi e in Gargano presente solo nelle faggete della Foresta Umbra) e Agrifoglio (divenuto rarissimo nei boschi di San Marco), il ripristino e/o l'arricchimento delle fasce ecotonali (bordi del bosco) che contribuiscono a mantenere l'umidità necessaria all'interno della faggeta oltre che essere ricchissime di biodiversità animale e vegetale. In totale è prevista la piantumazione di oltre 15.000 piante.

Interventi accessori riguardano il posizionamento di nidi artificiali per favorire presenze faunistiche di uccelli e pipistrelli,  la realizzazione di piccole opere (palizzate) per contenere alcuni fenomeni erosivi presenti nell'area di intervento ed incanalare l'acqua in un piccolo cutino che sarà realizzato in prossimità della faggeta. Sono previste anche azioni divulgative ed informative nonchè  indagini floristiche e geologiche."Questo progetto mi inorgoglisce particolarmente" - commenta il Presidente del Consorzio Giovanni Terrenzio: 

"sia per il riconoscimento che la Regione ha voluto dare alla qualità progettuale dell'iniziativa (solo due progetti finanziati in Puglia su questa azione del POR) sia perchè conosco il valore che la Comunità di San Marco in Lamis ha sempre dato a questo particolarissimo e rarissimo bosco. Voglio sottolineare anche la fattiva collaborazione dell'Amministrazione comunale di San Marco, e del Sindaco Merla in particolare, che ha seguito meticolosamente l'iter amministrativo e ha organizzato mirabilmente gli incontri con le associazioni locali (Agesci, Legambiente, Senza cemento, Protezione Civile) per le conferenze di copianificazione  propedeutiche al progetto alle quali hanno partecipato anche i rappresentanti del Convento di San Matteo arricchendo l'iniziale idea progettuale con utili consigli".