Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 24 febbraio 2020 -  Rignano trema ancora per l’ennesimo atto vandalico o auto incendio che dir si voglia, accaduto la notte scorsa in Via Dante Alighieri, strada principale che porta al Giro Esterno Ovest (o Ripa) e al Centro storico di origine e fattura medievale. Il sentimento generale che ora si coglie è di una diffusa e generale insicurezza in ogni dove e persino in casa- dicono in molti. E questo, nonostante la sua piccolezza fisica e umana, contando il paese appena due mila abitanti.

A scuotere la comunità, per la seconda volta nel giro appena di una settimana, è l’avvenuta e completa distruzione di una auto, parcheggiata anch’essa sotto l’abitazione del suo proprietario, letteralmente divorata dalle fiamme. Si tratta di  Giovanni Danza, ultra cinquantenne, sposato con moglie e  due figli quasi maggiorenni a carico, studenti. Il fatto è accaduto  verso le tre della scorsa notte , allorché l’intera famiglia è stata improvvisamente svegliata dall’abbaio intenso  dei cani propri ed anche esterni. Si sono precipitati seduta stante sul balcone.

Da qui hanno assistito impotenti di fronte alle fiamme che   di sotto avvolgevano la loro  auto, una piccola  ‘mercedes’ di colore nero, parcheggiata appunto sotto casa, a portata di mano, ma non in questo caso. Infatti, nel giro di pochi minuti l’automezzo si è consumato tutto (vedi foto), senza che nessuno potesse farci niente. Il capo famiglia si è precipitato subito in caserma a denunciare il fatto ai carabinieri. Come risaputo, la settimana scorsa, la medesima sorte era toccata ad una grande automobile, quasi nuova di zecca, parcheggiata nella centralissima Piazza di San Rocco, il cui motore, anche in questo caso avvolto dalle fiamme, è andato letteralmente in fumo.

La notizia, in questo caso, ha fatto grande scalpore, per via della professione del suo proprietario, dirigente provinciale della Fim-Cisl. Anche il questo caso sulla vicenda vige il massimo riserbo, per via delle indagini in corso da parte dei carabinieri, sempre presenti ed attivi sul territorio. In questo caso, il capo-famiglia appare stroncato dall’evento, perché povero e senza un lavoro fisso. Tanto da richiamare l’attenzione della Caritas, presieduta dal parroco, don Santino Dibiase, che ha espresso al riguardo subito tutta la sua ‘pietas’ e forse anche del Comune, guidato dal giovane sindaco Luigi Di Fiore. Staremo a vedere!