Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, venerdì 7 febbraio 2020 - Anche Rignano è stato interessato tra ieri ed oggi dall’allerta arancione. E ciò, come risaputo,  in seguito  al passaggio di un nucleo freddo, di origine nordatlantica e dall’eccessivo  rinforzo della ventilazione. E non poteva essere diversamente, considerata la posizione aerea del piccolo centro, dove il vento è di casa per 360 giorni all’anno.

Non a caso il sindaco, Luigi Di Fiore, motu suo e sull’esempio dei altri suoi previdenti colleghi (vedi anche suo profilo face book),  ha emesso ieri, un’ordinanza di chiusura della scuola, per via dei possibili pericoli e ferimenti cui sarebbero stati sottoposti gli alunni dalle intemperie: alberi cadenti, calcinacci e quant’altro. I danni maggiori, fortunatamente, solo alle cose, si sono verificati la notte scorsa. Il riferimento è alla manomissione di un tubo di sostegno laterale della nuova Palestra in gomma, messo a dura prova da una delle tante e violente raffiche di vento che hanno imperversato anche per tutta la giornata di oggi, impedendo alle persone di muoversi e di provvedere persino alle compere per il fabbisogno alimentare delle famiglie.

Il cruccio maggiore si è provato, comunque, soprattutto per la citata grande struttura in gomma (vedi foto) sorta da poco proprio a fianco all’unico plesso scolastico Comprensivo “San  Giovanni Bosco”. A quanto i è stato raccontato, sembrava che la Palestra da un momento all’altro potesse volare via, lasciando a piedi possibili utenti ed amanti dello sport, compresi gli stessi alunni destinatari del servizio infrastrutturale. Divelta una recinzione in ferro di uno stabile ad angolo ubicato nella popolosa Via Guttuso, come pure evidenti  danni al tetto, con sradicamento di antenne Tv, sono stati segnalati in diverse zone del paese.

Vada sé che i volontari della Protezione Civile e gli addetti comunali, compresi i Vigili Urbani, sin da ieri, si sono mobilitati con i loro mezzi, pronti ad intervenire in caso di bisogno. Così pure ed immancabilmente le Forze dell’Ordine. Ora si spera che il vento, a cominciare dalle prossime ore,  riduca la sua forza e ricomincia il quiete vivere della piccola ed attiva comunità.