Antonio Del Vecchio
Manfredonia, venerdì 4 ottobre 2019 - Il compimento degli anni della fondazione per una testata giornalistica sia cartacea sia online è un avvenimento straordinario, al pari del compleanno di nascita di una persona. Tutto questo, perché, il giornale, specie se è a cadenza quotidiana, anzi nel nostro caso ad horas, rappresenta l’archivio cronachistico e storico di un determinato territorio. Nel nostro caso il riferimento è a “Stato Quotidiano” che il 5 ottobre 2019 compie dieci anni.
A metterlo su con sommo sacrificio e passione è stato l’attuale direttore-responsabile, il giovane ed attivo collega, Giuseppe de Filippo. Lo ha fatto, circondandosi sin dal primo momento di persone valide e motivate, coinvolgendo corrispondenze e corrispondenti dell’intera regione, come se fosse una novella Gazzetta del Mezzogiorno che da sempre ha inteso e praticato uno stretto legame con giornalisti e collaboratori residenti sul posto. Da qui il suo successo editoriale mantenutosi inalterato e pervenuto sino ai giorni nostri, accettando la sfida del Web che in termini di velocità ed immediatezza delle notizie pare che abbia superato nei fatti l’anzidetto metodo. “Stato Quotidiano” sin dal primo momento ha avuto al riguardo idee chiare: partire da una città madre, come quella di Manfredonia, per irradiarsi man mano, prima nel Gargano, poi nell’intera Capitanata ed oggi in larga parte nel nord barese.
Chissà che domani non arrivi anche a coinvolgere i territori regionali più estremi come il Salento e Santa Maria di Leuca. Tutto questo ha avuto fortuna, grazie alla scelta delle notizie essenziali, della loro catalogazione in categorie appropriate e all’immissione immediata nel circuito dell’informazione. Nel digitale la cronaca del ‘ieri’ è mal sopportata, proiettata com’è nel futuro. Anche nel linguaggio la nostra testata si è mantenuta costantemente fedele al metodo, ossia a separare bene i fatti dalle opinioni e a raccontare i primi con l’afflato del cronista che fotografa il vero così come appare nella sua obiettività e trasparenza, con parole e ragionamenti comuni che fanno subito presa sui lettori, anche perché con essi viaggiano e si trasmettono i sentimenti e le emozioni, a differenza dei post di face book che sono di per sé troppo ermetici e personalistici.
Sfogliando o meglio digitando sulle pagine di Stato Quotidiano è possibile anche cogliere i fatti salienti della cultura in giro nel territorio, a cominciare dalla musica, per finire all’arte e alla letteratura, dove si affrontano e confrontano quotidianamente sia esperienze localistiche sia quelle di importazione, contribuendo così alla crescita e alla provincializzazione del medesimo territorio. Stato Quotidiano, come si diceva poc’anzi, continua imperterrito ad esistere e a resistere alle bordate dei tiwit e dei post del Web, qualificandosi e migliorando sempre più la sua veste-aggiornamento e la qualità del suo contenuto informativo. Circa venti anni fa sul fronte dell’informazione online sono partiti in molti con questa o quell’altra testata, ma poche hanno resistito.
Sul promontorio si ricorda Garganopress, forse la più antica. La stessa, dopo aver abbracciato e furoreggiata nei primi anni, ha accorciato man mano il suo raggio di azione territoriale sino a ridursi all’attuale ‘rignanonews’. E questo perché i suoi animatori, come Saverio Serlenga, hanno scelto altre strade, specie la TV, o sono emigrati dal territorio per occuparsi si di giornalismo ma in altri settori e regioni. Sono contento ed orgoglioso di collaborare con questa testata, da me scoperta alcuni anni orsono. Non mi resta che augurare al direttore e ai collaboratori della stessa Buon Compleanno, anzi ad multos annos, auspicando al giornale un futuro sempre più impegnativo e soddisfacente a servizio della collettività.
foto (firmata dal fotografo Vanni Natola di Foggia)