Redazione
Gargano, martedì 5 marzo 2019 - Una operazione doppia, che va a colpire due gruppi di spacciatori diversi e afferenti ad aree geografiche diverse; due gruppi quindi non collegati tra loro, ma nei confronti dei quali abbiamo voluto agire in modo contestuale per affinità delittuosa. In questo modo abbiamo sia colpito la criminalità (gli spacciatori sono l’ultimo anello del crimine organizzato e dedito al narcotraffico), che salvaguardato i nostri ragazzi da questi 'venditori di morte.
Complessivamente sono state eseguite misure cautelari a carico di 17 soggetti (10 sul Gargano e il resto nel territorio Bat) ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più cocaina, hashish e marijuana. Le misure cautelari giungono al termine di due autonome attività investigative, entrambe coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia. Più in particolare, i carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno proceduto all’arresto di dieci soggetti tra San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e San Severo (dove sono stati individuati due fornitori di stupefacente), ritenuti responsabili in concorso tra di loro di detenzione e spaccio di droga.
Tutti sono già noti alle forze dell’ordine. Anche questa vasta operazione, è il frutto di una articolata e prolungata attività di indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Foggia, questa volta con i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo. Nel corso delle indagini, costituenti una “costola” dell’operazione “Quartiere”, iniziate nel settembre del 2017 e terminate nel marzo dell’anno successivo, i militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica, attraverso prolungati servizi di osservazione, pedinamento e controllo, supportati da sofisticate attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche ed ambientali, ma soprattutto grazie alla visione delle immagini riprese da numerose telecamere abilmente nascoste in vari punti del paese, sono riusciti ed accertare numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, anche qui di varie tipologie, quali marijuana, hashish e cocaina.
Le condotte delittuose accertate avevano luogo prevalentemente nei pressi dell’abitazione dei principali indagati, (situata poco distante da palazzo di città), e all’interno di un bar della cittadina garganica, divenuti un autentico supermercato della droga (tra gli indagati figura anche il gestore). Le indagini, nell’accertare il notevole volume di affari raggiunto dal gruppo, hanno permesso di evidenziare un autentico salto di qualità dei “gemelli” nello specifico settore criminale.
Questi, infatti, grazie a privilegiati rapporti con i più importanti fornitori dell’area, avevano acquisito il monopolio dello spaccio di stupefacenti sulla piazza di San Giovanni Rotondo. Dalle attività tecniche è emerso come loro stessi si vantassero del “servizio” offerto ai numerosi clienti, in ordine alla “qualità del prodotto”, tanto che giungevano numerosi acquirenti anche dai comuni limitrofi, così come hanno dimostrato sequestri ed arresti operati a scopo di riscontro nel corso delle indagini, che hanno interessato consumatori provenienti da San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Ischitella, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano.
Le indagini hanno quindi dimostrato, grazie soprattutto all’utilizzo di telecamere nascoste, centinaia di cessioni di sostanze stupefacenti varie: marijuana, hashish e cocaina. Gli spacciatori, dopo aver prelevato il quantitativo di droga necessario, già confezionato in dosi, lo nascondevano in parte nelle fioriere di piazza Belvedere, in parte dietro un’impalcatura posta di fronte l’ingresso della vicina spiaggia libera, ed in parte sotto la sabbia.“ (Fonte foggiatoday)