Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 30 novembre 2018 - Ormai è tutto chiaro. Il debito fuori bilancio contratto dal Comune di Rignano Garganico, oggetto di una sentenza di condanna del Giudice di Pace di Foggia del 2017, di cui si è già scritto, ha come titolo un risarcimento di danni conseguenti ad un incidente stradale. Vediamo come e perché. Il tutto risale al 2011, allorché un furgoncino della Ditta Bollicine, nel mentre sta transitando sulla SP n.28 all’improvviso gli si para contro un cane randagio, che in quel momento stava attraversando l’arteria all’altezza del Km. 22.
L’animale, investito muore sul colpo, mentre l’auto esce fuori strada, subendo vistose ammaccature ed altri danni al motore. Il fatto viene denunziato all’assicurazione e subito avviato un’azione legale per risarcimenti danni contro gli Enti competenti, da subito individuati nel Comune su citato e nell’Asl, entrambi responsabili della vita – morte dell’animale attore. Tanto in virtù della sua condizione di ultimo della classe, cioè di innocuo ed innocente randagio. La causa va per le lunghe e solo il 30 settembre 2017 esaurisce il suo corso, con la notifica del provvedimento esecutivo n. 194. L’addebito viene definito in 4.200 euro, metà per ciascuno responsabile. Sull’accapo è intervenuta a ripetizione la consigliera delegata, Viviana Saponiere, in veste anche di legale, spiegando punto dopo punto i risvolti dell’azione legale e della assoluta non responsabilità dell’intera maggioranza.
Il tutto passa con il voto contrario dell’opposizione, motivato dal diniego di addivenire in tempi rapidi all’individuazione di tutte le controversie in atto, puntando sulla vigilanza dell’andamento giudiziario in corso e sugli eventuali legali nominati, restituendo così all’Amministrazione Comunale il suo ruolo originario di organo elettivo e di rappresentanza del popolo. Presenti in aula per l’anzidetta minoranza sono i consiglieri Matteo Stanco e Pietro Bergantino. Manca il capogruppo, Michele Ciavarella. La prima parte dell’assise è dominata prevalentemente dal medesimo gruppo. Ad intervire per primo è stato, dopo l’apertura dei lavori svolta in modo impeccabile dal sindaco Luigi Di Fiore è il consigliere Stanco, che tira fuori la sua prima mozione riguardante le pensiline ubicate alle quattro fermate Sita cittadine, ormai quasi tutte rotte in parte dalle intemperie e in parte dai vandali, chiedendo l’immediato ripristino, data la loro vitale funzione di sicurezza e di ricovero in una realtà dove il vento regna sovrano per quasi tutto l’anno.
A favore dell’esigenza si sono espressi diversi consiglieri. Per cui, la richiesta posta ai voti è passata a sorpresa con l’assenso di tutti. Un comportamento che fa ben sperare per il futuro, perché quando si tratta di problemi lampanti che interessano non i singoli punti di vista, ma quelli dell’intera collettività, l’accordo unitario è un presupposto - valore indispensabile da perseguire ad ogni costo.