Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, mercoledì 31 ottobre 2018 - Dibattuta seduta del Consiglio Comunale, ieri sera, a Rignano Garganico. E questo nonostante i pochi argomenti all’ordine del giorno. Secondo gli oppositori del Patto per Rignano ciò si deve alla forte voglia di democrazia che regna sovrana in paese per i tanti ed annosi problemi che lo travagliano. In primis, l’assenza di lavoro e poi il decremento demografico, effetti dovuti entrambi alla fuga dei giovani verso il Nord.
Ad accendere gli animi sono stati gli argomenti tirati fuori dal sindaco Luigi Di Fiore in apertura di seduta: la sostituzione del personale comunale; la difficoltosa apertura del Museo di Grotta Paglicci; idem per l’ex- Biblioteca (per modo di dire, perché l’anzidetta struttura, nonostante l’avanzamento della tecnologia, conserva ancora la sua funzione portante, cioè fornire la base della cultura sia attraverso il supporto cartaceo sia quello elettronico, online e quant’altro); il compenso per le Pale Eoliche; l’accesso ai vari finanziamenti Cee della Regione Puglia; e chi ne ha più ne metta. In altri termini, il primo cittadino ha fatto capire bene che l’Amministrazione da lui diretta non sta con le mani in mano, ma lavora sodo, dedicando tutto il suo tempo alla soluzione dei problemi della collettività, antichi e nuovi che siano.
Dopo l’illustrazione fatta dal sindaco sui problemi in premessa, l’opposizione si è scatenata con interventi a ripetizione da parte del capo-gruppo, Michele Ciavarella e dei consiglieri Pietro Bergantino e Matteo Stanco, mentre nella maggioranza a sostenere le tesi del sindaco ci hanno pensato la consigliera delegata Viviana Saponiere (Paglicci e Pale Eoliche), l’assessore Giosuè Del Vecchio (finanziamenti acquisiti) e Giuseppe Motta (scuola, gazebo, ecc.). Comunque sia il primo punto vero all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione dello schema di convenzione per l’istituzione della stazione appaltante unica con i centri di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo (capofila) e Mattinata, argomento approvato dopo una breve discussione con i voti della maggioranza e l’astensione del’opposizione.
Il secondo ed ultimo accapo non ha avuto un seguito similare. Vediamo, perché. Secondo il primo cittadino bisognava provvedere all’immediata approvazione della convenzione con il Comune di Chieuti per usufruire del mezzo servizio (diciotto ore settimanali) del nuovo segretario generale, presente e già all’opera. Si tratta di Marco Signore, forte della sua esperienza biennale assolta con merito in Sardegna. L’opposizione, seppure salutando l’ospite con garbo, ha rilevato la necessità di usufruire del servizio possibilmente più a lungo. Apriti cielo! A questo punto, la maggioranza è insorta, ritenendo giusta l’adozione. Pertanto, visto il diniego, i tre del Patto si sono alzati ed hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, mentre la maggioranza approvava senza colpo ferire l’argomento sopra richiamato. Di Paglicci e della SP per San Marco con annesso incrocio Casarinelli si scriverà a parte.