Comune di San Giovanni Rotondo
San Giovanni Rotondo, martedì 3 luglio 2013 - È partita la parte conclusiva del progetto socio-educativo per minori, rientrante nelle attività dell’ADE (Assistenza Domiciliare Educativa), organizzato dal comune di San Gioovanni Rotondo all’interno dell’Ambito Territoriale. Dal 2 e fino al 14 luglio, in collaborazione con la cooperativa Socialservice, 15 minori socio-svantaggiati, in età compresa tra 6 e 16 anni, svolgeranno attività ludico-educative all’interno dei locali del Centro Socio Educativo Minori di piazza De Mattias, realizzato con il PSR 2007-2013 Fondo FEASR.
«Abbiamo realizzato un prolungamento del progetto che è stato fortemente sostenuto dal sindaco Costanzo Cascavilla e attivato dall’amministrazione comunale due anni fa, e che vuole essere un ulteriore supporto alle politiche di sostegno alla famiglie e che potrebbe diventare propedeutico all’apertura di uno sportello dedicato alle famiglie, che qualificherebbe ulteriormente una struttura che è un gioiello per il nostro centro storico, visto che può rappresentare un polo di attrazione culturale, educativa e di integrazione sociale», sostiene l’assessora alle politiche sociali, Rossella Fini.
Infatti, il nuovo centro polifunzionale è predisposto ad ospitare varie attività che vogliono rappresentare un concetto innovativo dei processi educativi per i minori, in modo da renderli più partecipati e altamente inclusivi, offrendo anche loro prospettive concrete di occupazione, visto che saranno attivati laboratori artigianali, con specifico riferimento alla cultura rurale e alla valorizzazione delle tradizioni locali.
«Gli educatori avranno il compito di accompagnare i minori nelle varie attività previste, che riguarderanno anche visite guidate, incontri di recupero della memoria storica e delle tradizioni, ma che avranno un unico denominatore legato alla partecipazione dei minori che rivestiranno un ruolo attivo nella organizzazione degli eventi e di coinvolgimento nella valorizzazione di una struttura che diventerà attrattiva non solo per il centro storico, ma per le future manifestazioni che si realizzeranno in città», conclude l’assessora Fini.