Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, mercoledì 27 giugno 2018 - Sulle truffe agli anziani continua l’opera di sensibilizzazione dei Carabinieri, anche a Rignano Garganico. E non può essere diversamente, essendo questi ultimi i più vicini al mondo dei deboli e degli indifesi. Lo si fa con iniziative appropriate, fatte di consigli e di stratagemmi per non essere imbrogliati.Un incontro-dibattito sul tema si è tenuto questa sera presso la chiesa di San Rocco, gremita come non mai di parrocchiani e cittadini in genere, molti dei quali attratti dalle funzioni religiose, come la Santa Messa e il Rosario, che si tengono quasi quotidianamente, trovandosi la struttura in uno dei rioni più popolati del paese.
A tenere banco, come lo scorso anno, è stato il capitano Gennaro De Gabriele, comandante della Compagnia di San Giovanni Rotondo, accompagnato per l’occasione dal maresciallo Massimiliano Ena, a giorni prossimo comandante della locale stazione, di cui si scriverà a parte e dal brigadiere Antonio D’Amore. Presenti anche le autorità civili e religiose, rispettivamente rappresentate dal sindaco Luigi Di Fiore con la sua nutrita delegazione (il vice Emanuele Di Fiore ed altri consiglieri comunali) e dal parroco Don Santino Di Biase. Nel suo succoso discorso, il capitano, ha toccato i vari aspetti e i diversi tipi di truffa, sostenendo il suo dire con esempi concreti e suggerendo nel contempo i vari rimedi e contrasti da mettere in atto. Per esempio, non aprire mai la porta agli sconosciuti, né prendere per vero tutto ciò che si ascolta per telefono o si riceve per posta.
Mai far vedere a gente estranea oggetti preziosi, né far presupporre il luogo dove si tiene nascosto il denaro contante occorrente per la vita quotidiano o il proprio bancomat. Mai somme grosse o nel caso prelevare solo al momento opportuno il denaro all’Ufficio postale. Particolare attenzione bisogna avere verso qualsiasi comunicazione ad personam, compresa quella per posta elettronica o face book. Quando si ha occasione di leggere proposte allettanti, cancellare subito, perché l’apertura del messaggio potrebbe originare “fregature”. Quindi, è seguito il dibattito con domande piuttosto significative, a cui il comandante De Gabriele ha risposto puntualmente con discreta affabulazione, facendosi intendere anche dal più sprovveduto dei presenti. Al termine, il tutto è stato salutato da scroscianti applausi, a dimostrazione ancora una volta quanto l’Arma non solo è indispensabile, ma anche benvoluta dalla collettività.
N.B. Nella foto, Da sx: il capitano De Gabriele, il sindaco Di Fiore, il M.llo Ena e il Brigadiere D'Amore