Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, giovedì 10 maggio 2018 - Presi di nuovo di mira i cassonetti dell’immondizia, a Rignano Garganico e dintorni. Questa volta, ad agire non sarebbero stati i soliti bulli, di cui già scrivemmo, ma automobilistici di passaggio, desiderosi di fermarsi per liberarsi del loro sacchetto di immondizia quotidiana. Non solo questo, ma anche residuami di balle di paglia.
Evidentemente taluni agricoltori non sarebbero contenti di pagare la Tari meno degli altri comuni cittadini, quale categoria altamente produttiva di beni di prima necessità o di altri ‘maleducatiti’ sopraffatti dalla loro cattiva abitudine di buttare per terra ogni residuo che non gli aggrada. Tempo fa a farne le spese era stata la strada provinciale per San Marco, irrorata ogni mattina di rifiuti buttati dal finestrino di un auto o addirittura con sacchetto depositato personalmente al bordo dell’arteria. Mai individuato! Si agisce a strafottenza, considerato che molti parcheggi di cassonetti sono isolati e l’operazione non vista.
Come accennato, di questa faccenda sono preoccupati in molti, dopo gli incendi di 13 cassonetti distrutte dalle fiamme ‘dolose’ in varie zone del centro cittadino. E ciò nonostante gli strumenti di video-sorveglianza installati nei punti strategici e di altri in via di perfezionamento. Il disservizio, secondo oculati osservatori, continua ancora per via della scarsa educazione dei cittadini , poco disposti a mettere il materiale nell’apposito contenitore della differenziata. Attualmente i luoghi più “disastrati” per questo tipo di eventi sono le campagne sottostanti.
Dopo Villanova, colpita più volte in passato, ora tocca anche al parcheggio-bidoni del bivio per la Madonna di Cristo, trovato invaso da rifiuti di ogni tipo sparsi nei dintorni. E ciò, ironia della sorte, in barba ad una sovrastante locandina che ricorda agli individui che siamo in pieno Parco Nazionale del Gargano (si veda foto). A segnalarci il caso è un amministratore comunale assai scrupoloso e interessato ad osservare e a fare osservare la legge, specie in materia di igiene e di educazione civica, come nel caso.
Intanto, l’Ente locale, da tempo ha avviato il progetto di privatizzazione del servizio e del suo appalto a privati specializzati nel porta a porta. E’ in via di esaurimento la pratica che dovrebbe portare Rignano nel giro di poco tempo ad emulare i livelli di raccolta differenziata già raggiunta dai centri viciniori, come San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. Evento che dovrebbe avere una ricaduta positiva in termini di riduzione tassa anche per la cittadinanza, la cui Tari nonostante il blocco fermo alle passate tariffe è pur sempre esosa. Quindi tutti gli occhi sono puntati sul sindaco Luigi Di Fiore e gli altri Amministratori, per saggiare in concreto i frutti positivi delle loro iniziative. Buon lavoro!