Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, sabato 5 maggio 2018 - Seduta del Consiglio Comunale piuttosto infuocata quella di ieri sera. a Rignano Garganico. E questo si deve un po’ all’importanza degli argomenti, un po’ anche a motivi propri, ossia lo sfogo residuo da parte di alcuni per i risultati della campagna elettorale scorsa che aveva visto affermarsi la lista cosiddetta “Rignano che vorrei”, in maggioranza alle prime armi, rispetto ai più navigati oppositori, composti quasi interamente da ex-sindaci ed amministratori.
Non a caso a cominciare è stato proprio l’ex-primo cittadino Pietro Bergantino, per giunta ragioniere ed esperto revisore contabile. E’ sceso in campo sin dalle prime battute, tirando fuori la sua tesi sul rinnovo della convenzione pro-pale eoliche, lamentando lo scarso savoir faire del sindaco e degli altri amministratori, avendo scambiato a suo dire la roialaty con un regolare contratto di prestazione di servizi, ovvero la concessione del 10% di fatturato di fronte al circa 3% dell’altra ipotesi. Stessa solfa per il bilancio, a suo dire affrettato, e senza motivazioni politiche.
Gli ha risposto pacatamente il sindaco Luigi Di Fiore, mettendo in rilievo i vari passi compiuti dall’Ente per assicurarsi un’entrata sicura e congrua su un fronte, dove la legge vigente non dà alcun potere desicsionale all’Ente Locale. Michele Ciavarella, ex-sindaco e capogruppo dell’opposizione, dal canto suo ha messo in evidenza tutte le possibilità trascurate dalla maggioranza per addivenire a vantaggi concreti per l’economia del paese, lasciata, a suo dire, a se stessa o tutt al più a prosieguo di quella precedente.
Il giovane Matteo Stanco del medesimo fronte ha arringato, sottolineando che per la difesa del territorio dalle pale eoliche, occorre far quadrato e difendere ad ogni costo le varie conquiste. Sugli stessi temi sono intervenuti a più riprese, sia la consigliera delegata Viviana Saponiere, avvocato, sia Pasquale Di Carlo, emerito sindacalista di lungo corso, che hanno contrabbattuto con fermezza le tesi predette. Idem si è comportato Antonio Aniceto, commercialista, mettendo in rilievo la regolarità contabile dell’Ente (documento messo su dalla ragioniere Maria Soccio) sia sul piano tecnico che politico.
Giosuè Del Vecchio, assessore, ha difeso ha spada tratta tutte le conquiste ottenute dal Comune, nel campo delle opere pubbliche e dei finanziamenti. In primis, la definizione del Pug, il finanziamento del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana ( DPRU,dovrebbe portare alle acsse comunali più di un milione di euro). Cinque i punti all’ordine del giorno affrontati, quasi tutti approvati con gli otto voti della maggioranza e l’astensione dei tre dell’opposizione, tranne la previsione di Bilancio e il regolamento della fida del pascolo demaniale, approvati solo con il voto della maggioranza e in assenza dell’opposizione, allontanatasi dall’aula per il loro dissenso politico sul documento contabile.
La direzione tecnica dei lavori è stata sostenuta con molta fermezza e chiarezza dalla segretaria generale Giuliana Galantino, ritornata in sede dopo alcuni anni per motivi di sostituzione.