Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, lundì 30 aprile 2018 - Festa grande per l’Azione Cattolica, a Rignano Garganico. E questo per la chiusura dell’anno associativo in tutta la diocesi di San Severo. Quest’ultima, come noto, è retta da qualche anno dal vescovo Mons. Francesco Checchinato. Il tutto si è svolto nell’ampia piazza di San Rocco, cuore pulsante del paese di più recente costruzione. Il momento centrale della manifestazione è coinciso con la celebrazione di una Santa Messa Solenne, presieduta dal giovane Don Antonio Di Domenico di Torremaggiore, appositamente convocato dal parroco Don Santino Di Biase, suo compaesano.
Alla stessa hanno compartecipato, oltre al parroco, il ‘diacono’ Mario Ardolino ed altri chierici. All’assise ha partecipato una folla di gente, quel tanto che ancora vive e risiede in paese, nonostante la folta emigrazione dei giovani, diretti in ogni dove pur di trovare lavoro. Si tratterebbe secondo una prima conta sommaria di circa 500 persone, compresi i 150 iscritti Acr, corrispondente ad un quarto circa della popolazione. Bella, coincisa e significativa l’omelia sul tema della vite, tenuta con disinvolta affabulazione dal celebrante Don Antonio.
Quest’ultimo, ha sottolineato più volte che tale tipo di pianta (lo sanno bene i buoni contadini che operano nella sottostante piana!) ha bisogno di continua assistenza, come la persona umana. Per cui gli addetti non fanno mai venir meno la loro assidua vigilanza e sono pronti a tagliare presto i rami secchi ed inutili per ridare loro vigore ed accrescere il frutto. Parimenti accade per l’anima, cui il buon pastore ha il suo occhio sopra, per non farla deperire. L’altro tema sfiorato è la pace nel mondo, fortemente implorata da Papa Francesco in questi giorni.
All’uopo quelli dell’ACR, seguiti con viva attenzione e didattica dalle rispettive catechiste, hanno dipinto a fantasia un pezzo di lenzuolo con slogans assai significativi, che invitano il mondo a mettere da parte le armi e a costruire con amore la pace cui tutta l’umanità aspira. Ad accompagnare con musiche e canti coinvolgenti ed emozionanti ci ha pensato la nutrita ed annosa Schola Cantorum parrocchiale, diretta da anni da musici nati, come Luigi e Franco, il cui agire qualitativo non ha paragone.