Antonio Del Vecchio

San Nicandro Garganico, mercoledì 11 aprile 2018 - Gargano in tutte le lingue e temi, a Sannicandro Garganico. Il riferimento è alla presentazione del secondo volume I Poeti del Gargano nei dialetti dei vari paesi, le poesie alla Montagna del Sole, di cui in anticipo si è scritto a iosa. Il tutto si è svolto nella mattinata di ieri (martedì 10 aprile), dalle ore 10,00 alle 12,30,  presso l’Aula Magna dell’ISS “De Rogatis-Fioritto” (Licei Scientifico, Artistico e Istituto Tecnico).

 A cominciare per primo, in veste di padrone di casa, è stato il dirigente scolastico Francesco Donataccio che, ringraziando, si è detto felice di accogliere in sede un pubblico così motivato e variegato, a cominciare dai suoi alunni ed insegnanti. Dopo di che ha preso la parola Franco Ferrara, che con avvertita affabulazione ha raccontato le varie fasi di realizzazione del libro, le elaborazione dei testi, la veste grafica, compresa la copertina non dissimile da quella del precedente volume. Giuseppe Basile, relatore en passant, dal canto suo si è soffermato sul modo migliore di scrivere il dialetto, che va riprodotto così com’è, senza mortificazione alcuna della vocalità e della sonorità (fonologia).

Sono seguite le performance  canoro - musicali dei cantori di San Paolo Civitate sotto l’impareggiabile guida di Matteo Longo. Tra l’altro, la tarantella “Jè pojesie u Garghéne mije” (testo di Ferrara) Le stesse si sono  intervallate alle recite di poesie in vernacolo degli studenti del posto, saggiamente preparati dall’insegnante Rosa Battista, che sono: Costantino Papa, Vincenzo Argentino, Francesca Grifa, Gemma D’Angelo. Sono seguite poi le danze focloristiche di “Aria Sonora /Danze Popolari , capeggiate dal primo ballerino Antonio Russo. Lo studente Diego Basile ha spiegato , a parte, i motivi che hanno spinto i suoi compagni e gli insegnanti ad interessarsi dei dialetti e a partecipare al forum.

Dopo di che la parola è passata alla docente e critica letteraria, Leonarda Crisetti, che, aiutandosi con il computer e il maxi-schermo, nel presentare di volta in volta gli autori, ha messo in rilievo i pregi di ogni singola poesia, compresa quella del poeta scomparso, Antonio Guida di San Marco in Lamis, elogiandone la partecipazione e il ricordo. A suo dire, le poesie oltre a rappresentarci il Gargano in tutta la sua unicità: dagli odori, sapori ed emozioni all’ amore, dalla storia alla religiosità, dalle andate e ritorni migratori alla libertà e alla pace, sentimenti – valori questi ultimi che ci inducono a sentire e ad ipotizzare il futuro.

Uno scopo-testamento da tramandare alle generazioni presenti e future. Quasi tutti, uomini e donne,  si sono presentati ai microfoni in abiti eleganti e taluni unici, come per esempio la bella e simpatica Anna Piano, laureata in Scienze Religiose e Giurisprudenza, pittrice di fama ed ora anche poetessa. Ecco i nomi degli altri declamatori: il citato Ferrara, curatore anche del volume; Nicola Angelicchio (Vico), Rocco Martella (Ischitella), Maria Teresa De Nittis (Isole Tremiti), Pietro Salcuni (Monte S.A.), Maria Rosaria Vera (Vico), Mario Iannacci (Rignano G.), Matteo De Padova e Onofrio Grifa (S.Giovanni R.), Angela Ascoli, Isabella Cappabianca e Nicola Principale, tutti di Vieste; infine, Michele Totta, che oltre a declamare la sua lunga poesia San Marco in Lamis, ha recitato la bellissima “ Lu Sammuchédde” del suo compaesano Alexis, assente per improrogabili impegni in quel di Roma.

Il  resto si è concluso , dopo l’applauditissima tarantella-pizzica dei succitati ballerini di “Aria Sonora”, con la foto-ricordo di gruppo(si veda foto).