Antonio Del Vecchio
Gargano, domenica 25 marzo 2018 - È scoccata finalmente l’ora del finanziamento per il Documento intercomunale di rigenerazione urbana, alias DPRU, a Rignano Garganico. Al medesimo progetto sono interessati anche i vicini centri comprensoriali di San Marco in Lamis e di San Giovanni Rotondo. A renderlo noto è stato l’assessore al ramo, Giosuè Del Vecchio, che ne ha seguito l’iter a spron battuto e ribattuto, con un andirivieni pressoché settimanale dal piccolo centro a Bari e viceversa.
A quanto appreso, il progetto in questione si è classificato al secondo posto nell’apposito elenco predisposto dall’Assessorato Regionale all’Urbanistica. L’iniziativa avrà una copertura finanziaria di 4 milioni e mezzo di euro, di cui un milione e passa per la copertura dei progetti di recupero produttivo delle tre aree rignanesi. Infatti, l’intervento previsto riguarda in primis il Centro storico di origine e fattura medievale, che sarà oggetto di un radicale abbellimento sia come bene fisico sia dal punto di vista culturale. Rientrano allo stesso scopo la zona Croce e quella ex Pip, entrambe ricadenti nell’area di espansione edilizia ad Ovest e a Nord-Est del paese, attualmente completamente scollegate o collegate in malo modo con il resto dell’abitato.
Diversamente dai soliti progetti, l’iter seguito per l’approvazione del progetto è stato piuttosto lungo ed intenso, ricevendo di volta in volta, a conclusione di ogni in contro-dibattito, il placet convinto delle associazioni locali. Tanto da far scaturire, dopo i primi scontri, un vero e proprio feeling tra queste ultime e il tecnico incaricato. Il riferimento è a Nicola La Macchia, giovane ed attivo ingegnere originario di Zapponeta, che con impareggiabile pazienza e lungimiranza ha redatto e curato l’intero incartamento – progetto. La notizia, non appena si è diffusa, ha sollevato una generale soddisfazione tra gli amministratori, investendo in primis il sindaco Luigi Di Fiore.
Al riguardo, l’assessore unico Del Vecchio, ha dichiarato: “Come si vede, anche questa volta abbiamo centrato l’obiettivo. Certo bisogna fare di più e lo faremo, perché urge il rilancio economico e turistico del paese. Rignano, da anni attende di essere conosciuto e valorizzato per le sue bellezze paesaggistiche e panoramiche, l’aria pulita e il Museo Paleolitico di Grotta Paglicci, che tutti ci invidiano nel mondo intero”.