Antonio del Vecchio
Rignano Garganico, giovedì 8 marzo 2018 - Salutata con grande entusiasmo la lezione magistrale su Dante ed altro, del docente universitario e scrittore Trifone Gargano, a Rignano Garganico. La stessa si è tenuta nella mattinata di ieri presso l’Auditorium del plesso Itc “San Giovanni Bosco” del posto. In platea, oltre agli alunni di V elementare e delle medie, c’erano genitori, docenti ed altri invitati. Tra l’altro, il vice sindaco Emanuele Di Fiore.
Ad introdurre il ‘prof’ , docente di Didattica della Lingua presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Foggia, nonché ardito scrittore dei nuovi linguaggi informatici, è stata Maria Rosaria Potenza, delegata vicaria del dirigente scolastico Giuseppe Soccio, attivo in quel di San Marco in Lamis. Quest’ultima, dopo essersi complimentata con l’ospite per le sue interessanti performance didattiche, tradotte in vari volumi, gli ha dato il benvenuto, promettendosi di ricevere saggi consigli e supporto per la scuola e il laboratorio didattico allestito a tutto tondo per l’occasione con i lavori sul tema (disegni e immagini sulla Divina Commedia) posti in bella mostra sulle pareti d’intorno.
Il lavoro è stato coordinato dalle docenti del progetto, Rosanna Vigilante per le Elementari e Angelina Potenza, per le medie e in qualche misura coll’apporto collaborativo di Annalisa Malerba e del resto del corpo docente della scuola. Quindi è seguito, la lettura di uno scritto di benvenuto da parte di un alunno. Dopo di che, a restare in cattedra sino alla fine è stato lo stesso Gargano, che si è rivelato, come un fiume in piena, un incallito animatore. In primis, per prendere contatto all’istante con gli alunni, ha scherzato un po’ sul suo strano nome, tradotto a livello amicale con il più comprensibile ed usuale “Dino”. Il suo discorso ha fatto subito centro, suscitando da subito l’interesse generale.
Parimenti ha sottolineato ad uno ad uno tutti i diversi agganci alla realtà odierna dell’intramontabile opera di Dante che resta una vera e propria miniera di insegnamento non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo. Agganci che abbracciano diversi linguaggi e riferimenti, compresi quelli musicali, che hanno ispirato ed ispirano canzoni di tipo pop-rock. Non conta l’età e il grado di preparazione di chi si accosta all’argomento, perché l’interesse dantesco ti prende e ti sollecita immediatamente. E’ il caso di alcuni suoi laureandi (Francesca e Carlo) che hanno tradotto in libro la loro tesi sul tema, rappresentata con un gioco di originali ed irripetibili illustrazioni sul viaggio dantesco attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
Ciò è possibile attraverso l’opera di collage, come un tempo si faceva con le famose figurine calcistiche “Panini”, con le quali si ”allevò” culturalmente lo stesso relatore. Questo nuovo modus di apprendere “aiuta Dante a superare i diavoli, a salire lungo la montagna del Purgatorio e a volare in Paradiso, per raggiungere il premio finale: la visione di Dio”. Scherza poi anche sull’età di Beatrice, forse con sotteso riferimento alla giovane platea, e sull’amore di Dante, che la scopre bella a nove anni e la rivede bellissima nella floridezza della sua gioventù, in Paradiso. Passa poi ai video giochi, preparati per l’occasione e a tutti gli altri espedienti didattici tramite i quali aiutare i ragazzi ad apprendere qualsivoglia materia della scuola, comprese quelle scientifiche.
Al termine la sua “lectio” è finita a suo di scroscianti applausi e strette di mani, rivelandosi a tutti non il solito ed altezzoso prof, ma un vero e proprio amico a cui tutto si può affidare e confidare.