Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, martedì 20 febbraio 2018 - Gran pienone di pubblico all’incontro tenuto l’altra sera da Angelo Cera, a Rignano Garganico. Come è noto, lo stesso, deputato uscente da più legislature, corre come capolista nel collegio n. 4 della Camera, per la lista “Noi con l’Italia – Udc” ed anche nell’uninominale di San Severo. Seguono per la stessa plurinominale i candidati Gabriella Carlucci, Paolo dell’Erba e Maura Di Salvia.
All’assise, svoltasi nella sala consiliare, c’era una platea variegata, composta da iscritti e simpatizzanti delle diverse anime del Centro-Destra, ossia quelli di Forza Italia, Noi con Salvini e Fratelli d’Italia. In più erano presenti alcuni consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione. Dopo una breve introduzione di presentazione fatta da Matteo Stanco, nella sua duplice veste di segretario della sezione locale dell’Udc e di componente il Consiglio elettivo cittadino, ha preso la parola Viviana Saponiera, avvocato, coordinatrice locale e dirigente provinciale di Forza Italia, in veste anche di delegata di Grotta Paglicci nelle file della maggioranza amministrativa.
Quest’ultima con manifesta grinta e lucidità ha esposto ad uno ad uno tutti i temi cari al Centro-Destra di Silvio Berlusconi, a cominciare dalla Flat Tax alla questione degli immigrati, a suo dire, numerosi, sfruttati e fatti sfruttare dagli stessi ambienti che ne difendono “a parole” la loro accoglienza e permanenza. Da notare che l’interessata aveva accanto, a mo’ di sostegno e di conforto morale, (si veda foto) la consigliera e delegata ai problemi dei giovani e delle donne, Lucia Iannacci. Allo stesso tavolo di presidenza c’erano anche il capo-gruppo Udc alla Regione Puglia, Napoleone Cera ( è andato via dopo una mezzoretta per partecipare ad una concomitante manifestazione in quel di San Marco), il succitato imprenditore del marmo (assessore comunale di Apricena) , Dell’Erba, e tanti altri esponenti di primo piano di Enti pubblici e partiti. Subito dopo è seguito l’atteso intervento di Cera, accolto ed interrotto di tanto in tanto da scroscianti applausi.
Egli, dopo aver chiarito il suo comportamento politico nazionale, sempre teso a difendere l’interesse pubblico del territorio e la libertà di scelta, si è soffermato a lungo sulle possibilità di sviluppo del Gargano e della Capitanata e sulla necessità di mettere in moto da subito l’economia, per fermare l’emorragia dei giovani ed assicurare un futuro migliore alle comunità, tirando allo scopo tutte le ricette propagandate dalla sua coalizione. Per lui Rignano è come se fosse il suo paese natale, in quanto raggiungibile ad un tiro di schioppo. Ed è su questo senso di appartenenza che si è intrattenuto a lungo, suscitando l’applaudito consenso e l’ entusiasmo di tutti i presenti.