Comune di San Giovanni Rotondo -
San Giovanni Rotondo, sabato 10 febbraio 2018 - Positiva l’idea della Regione Puglia di organizzare incontri tematici sul Piano triennale per l’edilizia scolastica. «Si tratta di una opportunità che non può che giovare al dialogo tra Comuni e Regione, con i primi che si trovano in difficoltà perché non hanno adeguate risorse finanziarie per assolvere ai termini di legge previsti in materia di adeguamento sismico degli edifici scolastici», afferma l’assessore Antonio Girolamo D’Addetta, che ha preso parte all’incontro svoltosi in Provincia alla presenza degli assessori Sebastiano Leo e Raffaele Piemontese, presente anche il delegato provinciale Gaetano Cusenza.
«La situazione degli edifici scolastici sangiovannesi non è drammatica, ma le strutture necessitano di immediati interventi di adeguamento sismico, solo che per intervenire occorre prima aggiornare l’anagrafe scolastica e poi procedere a un’analisi di vulnerabilità, già prevista dal 2003 ma poco attuata, perché i Comuni non hanno risorse, visto gli alti costi dell’intervento. Per cui mi pare la classica situazione del cane che si morde la coda: con la Regione che emana decreti come quello sulla vulnerabilità, in scadenza il 31 agosto 2018, e i Comuni che rincorrono finestre economiche per inserire progetti da finanziare con fondi regionali», sottolinea ancora D’Addetta.
L’amministrazione comunale, prima ancora del provvedimento regionale, aveva intrapreso uno studio sullo stato di salute degli edifici scolastici, visto che molti sono stati costruiti in una fascia compresa tra il 1958 e il 1974, anno della legge antisismica, dal quale era emersa una spesa di quasi 500mila euro per procedere all’analisi di vulnerabilità, propedeutica a qualsiasi ulteriore intervento di adeguamento e consolidamento degli edifici.
«Nell’incontro foggiano ho ribadito l’esigenza di appositi bandi di finanziamento proprio per consentire la copertura dei costi dell’analisi di vulnerabilità. Dalla Regione hanno assicurato che si muoveranno in questa direzione, predisponendo appositi strumenti finanziari. Per il momento però dobbiamo confidare solo sulle nostre capacità d’intervento che, si capisce bene, non sono ampie e non potranno mai essere risolutive senza adeguate risorse finanziarie», conclude l’assessore D’Addetta.