Antonio Daniele
San Marco in Lamis, giovedì 21 dicembre 2017 - La vera storia di Babbo Natale, recita ad atto unico, al plesso “San Giovanni Bosco”, a Rignano Garganico, stracolmo come non mai di pubblico composito, formato principalmente da alunni, ma anche da docenti, genitori, autorità e curiosi in genere. A mettere in piedi l’iniziativa ci ha pensato l’annesso laboratorio teatrale, diretto da Ida Crisetti e Maria Rosaria Potenza, la prima in veste di docente referente e l’altra di dirigente delegata della scuola.
Si è cominciato subito con la presentazione del spettacolo, che ha come obiettivo di fondo la ricerca di Babbo Natale da parte di Martino, un ragazzo curioso di fare conoscenza col protagonista – padrone dei regali natalizi. Si battono diversi sentieri e nazioni, ma lui non si fa vedere, difeso com’è da gnomi , una sorta di guardie del corpo che lo tengono lontano dagli occhi indiscreti.. Ma un bel giorno finalmente Martino e i suoi compagni riescono a scoprire il suo rifugio, una grande casa, costruita, secondo un’antica fiaba, fatta non di cioccolato, di torte e zucchero, ì a poco tempo saranno consegnati ai bambini buoni.
Ogni scena è intervallata da balli e canti, eseguiti dagli alunni del coro, anche loro immersi nella faticosa ricerca di Babbo Natale. C’è chi dice che egli si trova al polo Nord, chi nel bosco, chi in montagna ed altri in pianura. Assieme ai ricercatori c’è Cappuccetto rosso, Pinocchio, Aladino, ecc. anch’essi interessati al discorso del ritrovamento. Segue poi il coro per gli auguri,. Lo fanno all’insegna dell’interdisciplinarietà delle materie, ma soprattutto della diversità delle lingue, a partire dalla francese marsigliese, per finire a ‘Fratelli d’Italia’. Tra i regali ci anche il Computer comico, quello che esegue i conticini a modo suo, sballando ogni moltiplicazione. Si salutano, poi, i ragazzi che vengono dal mare, quelli bianchi e quelli neri (i migranti), quelli che scendono dai Paesi freddi , gli altri dalle immense pianure del resto del mondo.
Al termine si susseguono le canzoni ritmati e moderne “Jingle bells rock e Feliz navidat’, accompagnati alla chitarra dal M° Michelangelo Martino e dal suo allievo preferito, Giuseppe.Subito dopo seguono gli auspici al ben fare avanzati dal dirigente scolastico Giuseppe Soccio, ribaditi dal parroco don Santino Di Biase ( mai additare le persone, ma scoprire ed apprezzare ciò che di meglio è in esse) e sostenuti dal sindaco Luigi Di Fiore (a suo fianco era seduto il consigliere delegato al ramo, Giuseppe Motta, che non ha aperto bocca, rispettoso dell’ “ubi maior, minor cessat”), dalla v.dirigente sopraccitata Potenza e dal presidente dell’Istituto per conto dei genitori, Anna Aucello in Gravina. Il tutto accolto con scroscianti ed avvertiti applausi da parte della platea.