Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, domenica 17 dicembre 2017 - Ha avuto un grande successo partecipativo la tavola rotonda sul “Bullismo –Proviamo a capirne di più”, tenutasi ieri sera nella sala consiliare del Municipio di Rignano Garganico. Lo ha dimostrato anche il dibattito che ha visto tantissimi interventi appropriati da parte della selezionata e qualificata platea,formata non solo da addetti ai lavori (psicologi,docenti, genitori, associazioni sportive e di anti-violenza, ecc.), ma anche da navigati politici ed amministratori.
Dopo i saluti del primo cittadino, Luigi Di Fiore, che si è intrattenuto sino alla fine, con le sue applaudite osservazioni, a dare il benvenuto, con una sintetica relazione, ci ha pensato Candida Urbano, a nome e per conto della locale parrocchia e dell’organizzazione (associazioni Talia e Voce delle Donne), seguita a ruota da Antonio Alemanno, responsabile di Kim Taewondo (in sala c’era anche Rossana Facciorusso di “Sport è vita”) e del maresciallo –comandante della stazione, Francesco Falco, che si è intrattenuto in breve sul discorso del controllo - vigilanza del territorio e della legalità, armi indispensabili per debellare qualsiasi fenomeno negativo per la convivenza civile.
Dopo di che è stata la volta di Antonella Sciancalepore, psicologa e psicologa giuridico-forense, che è stata la vera mattatrice della serata. Lo ha fatto , con linguaggio piano e comunicativo, tenendo desta l’attenzione del pubblico col suo discorso di concretezza, fatto di esempi e racconti presi dal vero della sua esperienza, rispondendo, inoltre, di volta in volta con appropriatezza alle domande che le venivano sottoposte dalla platea (La delegata del dirigente della scuola, Maria Rosaria Potenza, il sindaco mancato del PD, Giuseppe Di Michele, Giovanni Draisci, Antonio Gisolfi, ecc.).
Comunque sia, la violenza nelle scuole, alias “Bullismo” va combattuta e risolta , rompendo il ghiaccio dell’incomunicabilità degli attori (i bullisti), suscitando il loro interesse e mettendo in atto ogni accorgimento di psico-terapia e di recupero di uno o più soggetti interessati. Il fenomeno di bullismo non appartiene solo alle grandi città, ma anche alle realtà piccole, come quelle del Subappennino e del Gargano, appunto Rignano. La relatrice ha concluso con un racconto raccolto dal presidente dell’associazione italiana di prevenzione al bullismo, dal titolo “Andrea…io ti riporto a scuola”.
Un esempio - suggerimento pratico per i genitori di evitare ad ogni costo l’imposizione diseducativa e convenire su quella educativa del convincimento e del confronto per recuperare il proprio figlio bullista, vittima di una società sempre più feroce e violenta che fa strage in ogni dove, approfittando della debolezza e fragilità dell’adolescenza, che, comunque non va intesa come una malattia, ma come una fase importante della vita e della normalità.