Comune di San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo, giovedì 14 dicembre 2017 -  Questa la riflessione del sindaco Costanzo Cascavilla dopo l’oltraggio alla tomba del partigiano Giuseppe Limosani. Da qualche tempo si registrano episodi d’intolleranza verbale e di gesti che non rispecchiano il sentimento dei sangiovannesi, offendono la loro identità culturale e richiamano un distorto concetto della comunità locale. urtroppo, la mamma degli imbecilli è sempre incinta, e non mancano parti anche a San Giovanni Rotondo.

 

Dico a questi signori, che si nascondono dietro l'anonimato, per compiere gesti sacrileghi verso la Patria, i suoi principi fondanti e verso l'intero popolo italiano, non avete diritto di residenza tra le nostre mura. San Giovanni Rotondo è città dell'accoglienza e non rinnega i valori democratici e antifascisti che hanno reso l'Italia una nazione libera da ogni gioco dittatoriale.

Lo sfregio alla tomba del partigiano Giuseppe Limosani è oltraggio alla memoria condivisa da tutti i cittadini liberi. Chi lavora a macchiare la coscienza civica dei sangiovannesi deve essere bandito dalla comunità locale. Ai familiari del partigiano, ai rappresentanti dell’Anpi rinnovo la vicinanza dell’amministrazione comunale che si fa portavoce dell’indignazione dell’intera cittadinanza per un gesto inqualificabile, ignobile, ignominioso.

Lo scorso aprile abbiamo ricordato il concittadino Peppino nel corso di una serata dedicata al suo impegno per la libertà e la lotta al nazifascismo e più recentemente abbiamo ospitato, sempre in collaborazione con l’Anpi, una mostra documentaria sulla riconquistata libertà della stampa nel periodo successivo al 25 luglio e alla fine delle ostilità. Presto provvederemo, in accordo con i familiari, a posizionare la targa in ricordo del nostro concittadino partigiano.