Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, sabato 9 dicembre 2017 - Tutto pronto per il Natale, a Rignano Garganico. Questa volta a rendere significativi gli eventi, oltre al noto ed annoso Presepe Vivente, in scena dal 1998, di cui si scriverà, ci sarà, anzi c’è già l’albero. Si tratta di un grosso pino, espiantato e poi ripiantato su una apposita base, forse di lamiera, piena di terra fertile. Il tutto è stato disposto davanti alla Chiesa di San Rocco, patrono della cittadina. La pianta, ancora spoglia di doni, si erge per quasi tutta l’altezza del tempio, che ha origine cinquecentesca, essendo stato fondato dai domenicani col diffondersi del culto ovunque per il Santo della peste, per via del riconoscimento papale.
A prendere l’iniziativa floristica ci ha pensato l’Amministrazione comunale del sindaco Luigi Di Fiore, cattolico praticante, come l’intera sua famiglia. Ma lo ha fatto anche per omaggiare il nuovo e giovane parroco, don Santino De Biase, per la sua disponibilità a dare appoggio ad ogni evento che porta lustro al paese. Secondo un’indagine condotta tra gli anziani del paese nel 2000, si è appurato che l’usanza dell’albero di Natale non è antica, ma è insorta, forse importata da altri centri, agli inizi del secolo scorso (si veda v. Natale tra ieri e oggi… di Angelo Capozzi e Antonio Del Vecchio, Regione Puglia, 2000, reperibile nelle biblioteche nazionali). Ora non resta che l’addobbo, a cui dovrebbe provvedere, in virtù di logica, anche l’Ente locale, con l’unica accortezza da osservare, che è quella di mettere ben salde lampadine e doni, perché qui il vento solitamente spira forte e potrebbe far volare via ogni cosa.