Antonio Del Vecchio

Gargano, giovedì 7 dicembre 2017 -  La poesia dialettale dei Poeti del Gargano, contenuta nell’omonimo volume, ha fatto colpo anche a Rodi Garganico, accolta con vivo entusiasmo dagli alunni dell’II.SS “Mauro Del Giudice ”. Il tutto si è svolto nella tarda mattinata di ieri presso l’Aula Magna della struttura, gremita come non mai anche di docenti ed ospiti. . A prendere la parola per prima è stato Franco Ferrara, coordinatore del gruppo, rappresentato dagli autori dei vari centri e dialetti del Promontorio, ad eccezione di Ischitella, Carpino e San Marco in Lamis, assenti per giustificati motivi.

 All’appello, invece, hanno risposto, oltre ai citato Ferrara:  Pietro Salcuni di Monte Sant’Angelo, Onorio Grifa e Michele Totta di San Giovanni Rotondo, Maria Rosaria Vera, Michela Di Perna e Nicola Angelicchio di Vico del G., Mario Iannacci di Rignano Garganico, Isabella Cappabianca e Angela Ascoli di Vieste. Dopo di che è salita in cattedra Leonarda Crisetti, docente, che ha messo in evidenza l’originalità e valore di ogni singola lirica, chiamando di volta in volta gli autori a declamare il testo, immancabilmente salutati al termine dalla platea con scroscianti e convinti applausi.

È stata poi la volta della v.preside della scuola, Carmelinda Augelli che con accenti commossi si è detta felice di aver accolto gli ospiti ed autori della manifestazione, da lei ritenuta assai interessante sul piano didattico, perché serve non solo per recuperare la lingua materna, ormai in disuso anche in famiglia, ma anche perché permette l’affermazione e la valorizzazione dell’identità di ciascuno. In sintonia si è espressa pure Teresa Maria Rauzino, docente di lungo corso e battagliera difensora dei beni culturali del territorio.

E ciò in veste anche della sua lunga militanza del Circolo Culturale “Martella”, di cui è presidente. Non a caso autrice di innumerevoli scritti sulla materia. Tra l’altro, ella ha sottolineato che con il dialetto è possibile recuperare e dare luce alle tradizioni del passato, anch’esse ormai in via di estinzione. Ha concluso lo stesso Ferrara con un “arrivederci” al prossimo anno per la presentazione del secondo volume in via di conclusione, abbellito com’è del titolo-dedica”alla Montagna del Sole”.