Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, martedì 14 novembre 2017 - Da poco è in vetrina un bel gran libro di Tecnologia di Angelo Fania, classe 1940, di Rignano Garganico. Si tratta di Principi elementari di tecnologia, Firenze, Phasar Edizioni, 2017, pp.642 con progetto di copertina dell’autore e grafica di Stefania Carafa. ISBN 978 -88-6358-347-2 (acquisto in libreria= €78,00, online = €66,30). In esso è racchiuso il suo certosino lavoro di insegnante al riguardo, durato oltre quarant’anni, compreso anche la sua esperienza iniziale di disegnatore di “Meccanica Fine” (tale è il diploma scolastico conseguito) presso un industria privata in quel di Roma.
Il tutto procede in ordine logico – sequenziale, illuminato com’è da una visione globale ed esaustiva dell’intera argomentazione trattata, che abbraccia sia le cosiddette Scienze esatte o teoriche (matematica, fisica, chimica, biologia, ecc.) sia quelle applicate, comprendenti tutte le discipline scientifiche che rendono impiegabili i risultati della ricerca pura nello sviluppo di prodotti e servizi. Tra le varie scienze applicate compaiono ad esempio la matematica applicata e la fisica applicata, comprendenti le varie materie tecnologiche e professioni attinenti: ingegneria, medicina, agronomia, ecc.
Addirittura si parla con ardita cognizione di causa anche di prospettiva, che è materia praticata dagli architetti. L’altro pregio, forse il più importante, è che le varie lezioni –esposizioni sono di tipo semplice, quasi, narrativo, per cui anche il lettore più sprovveduto riesce a comprenderne il contenuto. Questo si deve alla sua particolare didattica basata sull’essenzialità e le ‘poche parole’ usate per spiegare anche il concetto più complesso e complicato. Sono doti che appartengono solo a pochi docenti. Tant’è che il ‘prof Fania’ ha fama nel mondo scolastico da lui esperito, come l’insegnante alla mano più amato e capito dagli alunni. Qualcuno ricorda in proposito anche un suo simile, operante negli anni ’60.
Il riferimento è a Luigi Di Maggio, di cui resta intitolato al suo nome ed esempio, l’Istituto Tecnico Industriale omonimo allogato in San Giovanni Rotondo. Quando insegnava al Liceo Classico di San Marco in Lamis, la sua ‘matematica, era compresa anche dal più asino della classe, confermato dalla sufficienza. Ad orientare il lettore, oltre al buon ordine e disposizione della materia, c’è il supporto di due indici. Il primo, articolato per materia, comprende: Elementi di Meccanica; Struttura della Materia; Elettromagnetismo; Scienza e Tecnologia dei Materiali; Materiali Composti; Terreno Agrario; Materiali, Pietre Preziose e Rocce da Costruzione; Disegno Tecnico. L’altro è costituito da un vero e proprio glossario di termini tecnici e di materiali. Per cui è facile la consultazione (‘Repetita iuvant”) anche per i novizi.
Va da sé che per questo tipo di ricchezza e globalità nella comprensione, il librone in parola, a quanto si afferma nell’apposita scheda bibliografica, è “un’opera capace di soddisfare le esigenze di conoscenza, di curiosità o di semplice informazione, non solo degli alunni delle scuole secondarie di primo grado, ma anche quelli delle scuole superiori, e di tutti quei professionisti diplomati o laureati, in materie non prettamente scientifiche o tecniche, desiderosi di entrare nel mondo meraviglioso della scienza e della tecnica”. Per di più potrebbe costituire un indispensabile supporto – guida per coloro che operano nel mondo artigianale e commerciale.
Dulcis in fundo, il sudato libro di Fania, potrebbe costituire una perla preziosa per la nostra raccolta bibliografica casalinga, specie se lo si rinforza con una copertina cartonata pregiata e resistente adeguata alla voluminosità ed importanza del testo. Il tutto potrebbe costituirebbe un vanto duraturo soprattutto oggi che il mondo online sta mandando in rovina le nostre annose biblioteche cartacee.