Redazione
San Giovanni Rotondo, giovedì 9 novembre 2017 - Le amministrazioni comunali di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico si organizzano per dare una risposta associata al tema della sicurezza, tenendo presente la esiguità di risorse a disposizione. «Ci sono questioni che non possono essere più affrontate singolarmente dalle amministrazioni comunali. Abbiamo avviato un confronto con i sindaci di San Marco in Lamis e Rignano Garganico per cercare di ottimizzare servizi e risorse, posto che ci sono situazioni che richiedono maggiore attenzione e pronta soluzione, ma che non possono arrivare facendo leva sulle singole capacità dei Comuni.
Il servizio di polizia locale, integrato ed esteso al territorio dei tre comuni considerati, favorisce un migliore utilizzo dell’organico a disposizione e garantisce una maggiore presenza sul territorio, visto che Rignano Garganico, ad esempio, ha attualmente un solo agente di polizia municipale in organico», evidenzia il sindaco Costanzo Cascavilla. All’incontro, svoltosi nella residenza municipale di San Giovanni Rotondo, erano presenti il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla e di Rignano Garganico, Luigi di Fiore. Per il comune sangiovannese era presente anche Antonio Pio Cappucci, presidente della prima commissione consiliare.
Il progetto è ambizioso: coordinare il lavoro dei tre corpi municipali per offrire maggiore sicurezza ai cittadini e un migliore controllo del territorio. Al comune di San Giovanni Rotondo, che ha in organico uomini e mezzi più cospicui, spetterà il compito di capofila del progetto che viene incontro alle disposizioni della legge regionale n.37/2011.
«I tre comuni, che già collaborano in altri settori, hanno deciso di darsi una mano per assicurare migliori servizi ai cittadini. Sappiamo bene che la richiesta di maggiore sicurezza è tra le prime ad essere avanzata dalla gente, per questo stiamo ragionando su un protocollo d’intesa che organizzi il servizio della polizia locale in una gestione associata con una ridistribuzione dei carichi lavorativi così da rafforzare la presenza in quei comuni che non possono permettersi di sostenere la spesa di nuovi agenti da assumere. Siamo soddisfatti del lavoro fin qui svolto e ci sono tutti i presupposti perché si possa arrivare in tempi brevi alla definizione di un servizio associato di polizia locale», rimarca Antonio Pio Cappucci, che dall’inizio ha affiancato il sindaco negli incontri e nella trattativa con gli altri comuni.
In pratica, il Comune di San Giovanni Rotondo, in coordinamento con il comandante Antonio Acquaviva, previo accordo economico, metterà a disposizione i propri agenti e il proprio parco macchine (composto anche da auto elettriche) in favore degli altri due Comuni, così da coprire carenze di organico e di controllo del territorio.