Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 9 settembre 2017 - Oggi Festa grande alla parrocchia “Maria SS. dell’Assunta di Rignano Garganico. Tanto per l’anniversario del primo lustro di sacerdozio di don Santino Di Biase, titolare della sede. Fu ordinato, infatti, l’8 settembre 1912 dall’allora vescovo di San Severo, mons. Lucio Renna, congedatosi alcuni mesi or sono per raggiunti limiti d’età e sostituito da mons. Giovanni Checchinato.

 

Per quattro anni seguitò la sua missione pastorale, come vice parroco presso la Chiesa di Santa Maria della Strada in Torremaggiore. E questo fino al 24 agosto 2016, allorché, nominato parroco di Rignano Garganico, vi prese servizio il successivo 1° Settembre, in sostituzione di Don Nazareno Galullo, tornato nella sua sopraccitata città natale, dopo un decennio di operoso servizio. Don Santino, seppure nato a San Severo il 27 luglio 1980, ha risieduto stabilmente a Torremaggiore sin dall’infanzia, frequentando le scuole della fascia dell’obbligo e delle Superiori, ritornandovi dopo il Baccelleriato in Sacra Teologia conseguito in quel di Molfetta e l’ordinazione sacerdotale di cui si è accennato. Nonostante sia trascorso appena un anno dal suo arrivo in paese, il parroco in parola, grazie alla sua bontà e simpatia, ha conquistato da subito il cuore dei suoi parrocchiani praticanti e non.

La Santa Messa di ringraziamento sarà celebrata questa sera, alle ore 19.00 nella splendida Chiesa Matrice dell’Assunta, rinascimentale tempio a tre navate, situato nel cuore del Borgo Antico medievale. Subito dopo il ‘rinfresco’ preparato dai suoi attivi parrocchiani di entrambi i sessi che sarà servito nell’oratorio della Chiesa del Carmine, ubicato in Via Portagrande. L’anniversario-ricordo giunge dopo il sessantennale del loro ingresso nella Congregazione Salesiana di Don Giuseppe Resta (emerito direttore a Taranto) e di Don Michele Gentile (Missionario in Albania e Kossovo), celebrato nella medesima Chiesa, alcune settimane or sono. Non ci resta che unirci al coro dell’intera comunità ecclesiale e porgere all’interessato, come redazione della presente testata giornalistica, i nostri più fervidi auguri per cent’anni ancora di avvertito e sereno ministero.