Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 4 settembre 2017 -  Di nuovo lavori in corso per la sistemazione di strade cittadine ed infrastrutture varie, a Rignano Garganico. Si tratta di quella  a servizio del  nuovo e quasi concluso quartiere ‘Pastini’, alias C/2 del vigente Piano di  Fabbricazione sul lato sx della S.P. per San Marco in Lamis. Si chiama così, forse dall’inizio del primo millennio, in quanto la zona era coltivata a vigna (dal latino pastinum, zappa o marra per la vigna). Una lottizzazione privata, quest’ultima, avversata sin dall’inizio da Dio e soprattutto dagli uomini del governo locale.

 Pensate che di essa si parlò per la prima volta nel lontano maggio 1980, quando fu esclusa illogicamente e al di fuori di ogni prassi normativa dal Piano Regolatore Generale, il primo adottato nella storia amministrativa del paese su iniziativa della giunta Viola. Tant’è che il ricorso avanzato in proposito fu subito accolto dalla Regione Puglia. Ciò nonostante, l’anzidetto Piano non fu mai approvato e l’antico P.d.F. ritornò in vigore fino a tuttora, in attesa che il PUG diventi effettivo. Per la sua esecutività si dovrà, infatti, attendere la fine degli anni ’90, ossia dopo l’avvio e quasi conclusione della seconda lottizzazione ‘rivale’  nella zona C/2 quella inerente la contrada ‘Montesacro’, sul lato dx della medesima S.P. che,  partita quasi dieci anni dopo l’altra, arriverà  prima in ogni evenienza, comprese le predette opere di urbanizzazione. Comunque sia, non importa.

Importante è che le opere si facciano e diano finalmente sollievo alle famiglie che lì abitano da tanto tempo, che hanno visto sì le vie denominate (e ciò grazie all’intervento decisivo di uno studioso di toponomastica, che ha redatto una mappa degli  ‘Uomini illustri’ del posto , cui dedicare le anzidette arterie), ma  senza permettere a chicchessia di poterle percorrere come Cristo comanda.  Ora, grazie all’avvento da oltre due mesi della nuova Amministrazione Comunale di Luigi Di Fiore, pare che la musica sia cambiata del tutto. Infatti, quello messo in atto è il suo terzo intervento radicale nel campo dei lavori pubblici. Il primo, come si ricorderà, ha riguardato la ribitumazione di una serie infinita di piccoli tronchi di arterie disseminati nel popoloso quartiere di San Rocco, inconclusi e pieni di buche non si sa da quanto tempo.

L’altra opera, questa volta non solo di abbellimento, ma di sistemazione radicale sul piano della regimentazione delle acque. Il riferimento è a Via Verdi e Via Dante Alighieri fino al Giro Esterno Ovest, i cui lavori hanno avuto inizio pochi giorni fa, condotti con ‘molta grazia’ ed attenzione dalla Vincitorio-Costruzione, del posto. Al contrario i lavori appena accennati saranno eseguiti dall’impresa Biancofiore della vicina San Giovanni Rotondo. Al riguardo il sindaco Di Fiore ha espresso tutta la sua soddisfazione, orgoglioso di aver messo in pratica il programma elettorale, che punta a rendere sempre più bello e vivibile il paese e a dare un po’ di ossigeno all’occupazione. E ciò in attesa della messa in atto dei grandi progetti di sviluppo economico di largo respiro, come  il turismo culturale del Museo di Grotta Paglicci, quello storico -ambientale e paesaggistico, come il Borgo antico medievale, la vista panoramica mozza fiato, il volo libero col deltaplano, la dolina Cento Pozzi e infine, la realizzazione del Villaggio Vita Sana, sul piano della salute dell’uomo.