Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 26 agosto 2017 -  Di questi tempi le Poste Italiane non vanno mai in ferie. Non vanno neppure quando i locali - sede sono sottoposti a lavori di ristrutturazione radicale. Basta, infatti, un normale camper adatto allo scopo, ossia attrezzato di tutto punto, compresi i collegamenti alla rete Web,  per sopperire alla bisogna. È quanto accade da qualche giorno a Rignano Garganico, piccolo centro del Gargano meridionale, dove a ricevere il pubblico dalle ore 8,30 alle 13.00, opera questo tipo di automezzo con i suoi suo due sportelli ed operativi, nascosti in lungo ed in largo da una tenda parasole, salutare  per il personale e l’utenza del momento. 

 In attesa del loro turno, il grosso  degli stessi si trova  sistemato  , invece, all’ombra di frondosi pini  nell’ampio cortile antistante pure di proprietà dell’anzidetta società privata. Per le persone anziane e i disabili sono predisposte in prima fila per l’occorrenza una serie di sedie di plastica. Tale situazione che, per la verità, non è tanto incresciosa, dovrebbe perdurare per altri giorni ancora, ma nessuna protesta o malumore si avverte in giro, forse perché il ‘ripiego’ una volta tanto funziona ed  è apprezzato dai Rignanesi. Anzi alcuni sentenziano: “ Meglio questo che niente!”  o addirittura andare a San Marco per soddisfare il servizio, con tutte le negative e immaginabili conseguenze, così come accaduto per altri servizi venuti meno negli ultimi anni.

Esempio su tutti è l’avvenuta chiusura del Centro di Riabilitazione psico-motoria ‘Padre Pio’ , finito dalla sera alla mattina, cinque anni fa, nella vicina San Marco. E questo  senza spiegazione e discussione alcuna né con  gli amministratori comunali, né tra la gente. Ora l’anzidetto servizio funziona ospitato in una struttura inadatta e scomoda, e per di più irraggiungibile ed esente sia per l’assenza di trasporti pubblici di linea sia per le difficoltà di circolazione che gli automezzi privati incontrano sull’accidentato percorso. Perché non si ritorna a Rignano, dove il tutto  è ben servito, in primis dalle anzidette autolinee pubbliche?  Per tale carenza ne soffre non solo l’utenza, ma anche i dipendenti, compresi  quelli sammarchesi.  

A parere di molti , spetta agli attuali amministratori pubblici locali, regionali e convenzionati, la risposta univoca e risolutiva del problema, nel mentre si ringraziano le previdenti Poste Italiane per quanto già detto e fatto.