Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, mercoledì 16 agosto 2017 -  Tanti giovani e giovanissimi, forse più di una cinquantina, nel tardo pomeriggio di oggi sono scesi in campo per ripulire e rendere bella  la località Croce, a Rignano Garganico. E ciò in risposta ad un caloroso appello rivolto dai massimi responsabili, quale il sindaco Luigi Di Fiore e il Parroco don Santino Di Biase (anch'essi di poche primavere), fortemente interessati a rendere la cittadina sempre più linda ed accogliente, soprattutto  taluni luoghi simboli o con vedute panoramiche ad ampio raggio, qual è quella in questione.

 

 Non a caso il posto, per via delle correnti ascensionali, era stata scelta ed attrezzata quale pista per il volo libero col deltaplano e il parapendio. Sul concetto simbolo, basta dire che da vari decenni la zona è meta preferita delle giovani leve e degli  innamorati in generale. Il 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo,  scorso si sono qui radunati a decine a decine, provenienti anche dai paesi vicini, per guardare le stelle cadenti ed esprimere i loro desideri preferiti. Riprendendo il discorso di cronaca, va detto che la nutrita comitiva, compresa un’intera famiglia fuori sede, armata di scope, pale, rastrelli  e forconi in metallo si sono messi  all’opera da subito e nel giro di qualche  ora hanno raccolto tutti gli oggetti estranei, radendo nel contempo parte dell’erba secca, ancora rimasta intatta dagli effetti della calura.

Ciò eviterà pure anche qualche possibile incendio, come già accaduto in altri luoghi  periferici. Soddisfatto più di tutti è il giovane sindaco, che senza spendere una lira dei soldi pubblici è riuscito a ricreare lo spirito del volontariato e della solidarietà che in questi casi si è  espresso sempre al meglio. Ora la Croce, intitolata così, per via di una Croce in ferro, fatto da artigiani locali con metallo rimediato , e issata in pompa magna negli anni ’50 dai Passionisti (Si veda v. on line “Don Leonardo Cella, dal Paese al mondo salesiano”, Roma, Maritato Group, 2013)  è tornata bella ed attraente come prima, pronta ad invogliare giovani ed anziani a fare le loro passeggiate quotidiane e a puntare i binocoli sull’esteso e variegato Tavoliere.

Non va dimenticato ancora che il posto era stato prescelto dal Comitato pro Padre Pio, per realizzare una statua ‘gigante’, caldeggiata da più parti a livello nazionale, del Frate delle stimmate, la più alta del mondo, che potesse con la sua mole essere vista da ogni dove a gloria di Dio e dello stesso Santo. Chissà che domani tale grandioso ed ambizioso progetto possa essere ripreso e  portato avanti dalle future generazioni! E’ l’auspicio di tanti.