Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, martedì 18 luglio 2017 - Continua l’azione pubblica di abbellimento ed agibilità delle arterie urbane ed extra urbane, a Rignano Garganico. Tanto si deve (o meglio si attribuirebbe) al dinamismo che anima fin dal primo giorno la nuova Amministrazione Comunale diretta dal giovane sindaco Luigi Di Fiore. Dopo la bitumazione a tappeto svolta nei giorni scorsi, di cui si è già data notizia, ora eccoti anche il ripristino della segnaletica orizzontale, specie sulle strade più trafficate sia dai pedoni che dalle auto.
Si è cominciato stamattina sulla S.P. per San Marco in Lamis con capolinea il palazzo municipale che su di essa si affaccia (vedi foto). Ad operare è la ditta Battiante di Foggia (come rilevato dal logo stampato sull’automezzo, incaricata dall’Ente provinciale. Tale esigenza era assai avvertita sia dai pedoni che dagli automobilisti. I primi costretti a raggiungere ad horas i vari uffici e strutture della zona per il disbrigo di servizi vari (Comune, scuole, poste, banca, ecc.) gli altri per recarsi nell’estrema periferia o per la città contigua. Gli stessi avevano protestato più volte, durante i mesi invernale, per via della nebbia e della segnaletica ‘cancellata’, che impediva il percorso sicuro e tranquilla dell’arteria.
Ma si era fatto sempre orecchio da mercante da parte degli Enti responsabili. Evidentemente oggi gli stessi non lo possono fare più, bersagliati come sono dagli anzidetti amministratori comunale. Lo si è constatato anche qualche giorno fa col ripristino immediato del guasto alle tubature idriche Aqp, individuate e riparate, come si ricorderà, nel giro di qualche ora dagli addetti ai lavori. Ora dopo questi primi passi positivi, la gente si aspetta anche l’avvio a soluzione dei problemi più grossi e non più rinviabili, come l’apertura del Museo di Grotta Paglicci, per la cui sistemazione ed allestimento si sono spesi tanti soldi, compresi quelli in corsa di spesa, forse senza finora cavare un ragno dal buco.
Tanta vale anche per la presa di possesso e la messa in sicurezza del sito, la continuazione degli scavi e la musealizzazione dell’area sull’esempio di Venosa. Si deve pensare pure alla riapertura della Biblioteca Comunale, chiusa da oltre quindici anni. Poi ci sono le aspettative occupazionali in agricoltura da sondare e da risolvere, la presentazione di progetti fattibili sul fronte comunitario (Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014 – 2020 – ‘Attrattori culturali, naturali e turistici), la stabilizzazione della convenzione riveniente dalle pale eoliche, al fine di rimpinguare le casse comunali. Insomma, siamo all’inizio e ci sono tante cose da fare. Abbiamo fede!