Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, lunedì 10 luglio 2017 - Inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri (sabato 8 Luglio 2017)con funzione semplice e senza eccessivo clamore il Centro Diurno Polivalente “San Rocco”, a Rignano Garganico. A provvedervi ci ha pensato la Società Cooperativa Sociale “Angelica” di Manfredonia, presente per l’occasione con il suo intero staff legale ed amministrativo. Tra l’altro l’amministratore delegato unico, Anna Maria Nannarone, il consulente Michele Paglione ed altri ancora, che – a quanto ci è dato sapere - hanno dimostrato nelle varie sedi similari di conoscere e saperci fare da ogni punto di vista su questo delicato ed importante settore socio-assistenziale e ricreativo.
L’anzidetto Ente, come noto, si era aggiudicato l’appalto del servizio. La struttura, fortemente voluta da Elena Gentile, già assessora regionale alla Sanità, era stata progettata e realizzata sotto il governo della giunta di Antonio Gisolfi. Lo stabile a due piani si erge nel centralissimo Largo Portagrande con ingresso dall’ampio atrio della palestra, in senso contiguo al monumentale Edificio Scuole Elementari del passato regime. Ed è proprio qui, luogo capiente e ben difeso dalla calura esterna che regnava al momento in ogni dove, grazie alla lunga ed estesa ombra generata dal complesso architettonico, che si è svolta la breve e significativa manifestazione. Oltre al pubblico festante, c’era l’intera amministrazione comunale con il sindaco Luigi Di Fiore in testa e a seguire: il vice Emanuele Di Fiore, l’assessore unico Giosuè Del Vecchio, i consiglieri Antonio Aniceto, Pasqualino Di Carlo, Giuseppe Motta, Lucia Iannacci e Viviana Saponiere.
In platea, c’era anche il responsabile dell’UTC, Pio d’Atti, coadiutore in primis della stazione intercomunale appaltante (San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo), presieduta dall’ingegnere Michele Chiumento. Per l’opposizione c’erano i consiglieri Matteo Stanco e Pietro Bergantino. Tutti uniti e credenti nel progetto, almeno sul dire e sul suo ‘incipit’, hanno espresso in vario modo il loro partecipato consenso. Ha cominciato il parroco, don Santino Di Biase, che, dopo le parole di elogio e di preghiera, ha impartito la Santa Benedizione manifestazione, augurando un Buon viatico all’iniziativa. Dopo di che c’è stato il rituale taglio del nastro da parte della citata Nannarone, Quindi, ha preso la parola il primo cittadino Di Fiore, Tra l’altro, ha sottolineato che dall’iniziativa si aspetta , oltre al beneficio del servizio, anche qualche goccia refrigerante nel mare magnum della disoccupazione giovanile locale.
Il tutto è stato salutato con un lungo e scrosciante applauso. Dopo di che è seguito un breve “buffet” a base di prodotti locali offerto dagli organizzatori, intervallato dalle visite al vicino ed inaugurato stabile. Ecco, infine, i principali servizi coperti dalla struttura: ristorazione e Bar; servizi di lavanderia; programmazione, organizzazione e gestione di attività anti-solitudine e d’inserimento sociale; educazione motoria e inserimento psico-fisico degli ospiti; formazione e interscambio culturale. A quanto già scritto, la copertura del servizio sarà distribuito su 8 ore (mattino e pomeriggio) per sei giorni alla settimana. Lo stesso dovrebbe assicurare, sempre secondo gli auspici predetti, l’ occupazione di diverse figure professionali. Si parla di operatori addetti all’assistenza (forse Oss), educatori, animatori sociali, la presenza programmata di assistenti sociali e di fisioterapisti, allorché ce ne sarà bisogno. Riguardo al numero degli assistiti: minimo 50 e massimo 120 soggetti al giorno.