Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, sabato 8 luglio 2017 - Quando qualcuno muore le lodi sono d’obbligo, ma per Angela Pazienza, classe 1932, di Rignano Garganico, scomparsa ieri a Casa Sollievo a San Giovanni Rotondo, tali espressioni diventano spontanee ed avvertite. Lo sono perché vengono direttamente dal cuore e riguardano quasi sempre una persona umile e buona, come quella in parola, benvoluta da tutti per le sue note virtù di madre e di moglie esemplare, pronta sempre a sacrificarsi per sostenere e salvaguardare non solo il bene della sua famiglia, ma anche quello del prossimo. Per diversi anni fu ‘vedova bianca’ del marito Salvatore Piccirilli, anche lui stimato dalla collettività per il suo altruismo.
Emigrato per tanti anni in Germania, quest’ultimo, era puntualmente a disposizione di quanti gli si rivolgevano per motivi di lavoro e di sistemazione. In ogni cosa che faceva per i suoi compagni emigranti ci metteva l’anima. Non a torto era considerato e chiamato il “sindaco” di Schonaick (Boblingen – Stoccarda). Angela non si doleva mai con nessuno, nonostante soffrisse assai per la lontananza del marito. Riversò sui cinque figli il suo grande amore , allevandoli sani, robusti e soprattutto timorati di Dio. Essi sono: Giuseppe ,Fortunato, Mario, Elisabetta e Rosa, tutti Piccirilli. Non solo ma accudì sino alla fine dei suoi giorni anche la madre Rosina, donna non di meno esemplare e allegra. Chi scrive l'andava a trovare spesso quando già era allettata da anni. Bastava darle voce ed ella da subito lo riconosceva come il 'ballerino del Twist'.
E questo non a torto. Infatti, la sua abitazione sita a pianterreno nel centro storico era diventata per i giovani di quel tempo una frequentata 'sala da ballo'. Gioì assai quando il marito rientrò definitivamente in paese, per il pensionamento. Per molti anni ancora vissero insieme felici e contenti. Quando Lei si ammalò era Salvatore a soccorrerla in ogni dove ed evenienza. Ma all’improvviso anche lui un giorno di pochi anni fa, quando meno se l’aspettava (in salute stava meglio lui, forse in apparenza) la lasciò per i “prati celesti”. Ma anche questa volta Angela non disperò, abituata com’era sin da piccola agli alti e bassi della vita. Per cui continuò a tirare avanti alla meglio, assistito amorevolmente dai figli e le rispettive famiglie quando si trovavano in paese, e, in loro assenza, dalle badanti di turno.
I funerali si sono svolti in pompa magna nella Chiesa Matrice dell’Assunta, stracolma per l’occasione come non mai. Ad officiare il sacro rito ha provveduto il parroco Don Santino Di Biase, coadiuvato da Antonio Cozzetti. Da evidenziare in platea la presenza di una nutrita delegazione della UILM provinciale, di cui il figlio Giuseppe è un attivo dirigente da antica data. Dopo di che la salma è stata tumulata presso i loculi di famiglia presso il locale cimitero. Ora Angela è felice di aver raggiunto Lassù Salvatore e di guardarci dall’Alto in basso (per modo di dire) con il suo sconfinato amore e cura. La redazione della presente testata esprime all’intera famiglia la sua estrema vicinanza e conforto.