Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, lunedì 19 giugno 2017 - Prima uscita pubblica in fascia tricolore per il giovane e neoeletto sindaco Luigi Di Fiore, a Rignano Garganico. Tanto è avvenuto, ieri sera, in occasione della tradizionale Processione del Corpus Domini. Una ricorrenza assai avvertita dall’intera popolazione, che vi partecipa in vario modo. Lo fa con la realizzazione degli altarini in ogni angolo di strada e l’addobbo a festa dei balconi mediante preziosi copriletti e lenzuola ricamate. Questa volta la processione si è fermata per l’ennesimo anno consecutivo al civico n. 4 di Via Guttuso (si veda foto) per la benedizione.
La sacra cerimonia è stata officiata dal giovane parroco don Santino Dibiase, assistito da un nutrito gruppo di chierici adulti e ragazzi, nonché dai soci della confraternita di San Rocco, guidata da Antonio Cozzetti, con addosso la loro tipica divisa. La processione con il Santissimo, preceduta dalle autorità (il citato sindaco, accompagnato dal vigile capo, Antonio Paglia, e dai consiglieri comunali Pasquale Longo (sx) e Giuseppe Motta (dx) e seguita dal popolo dei devoti ha girato per le vie principali del paese fino al suo rientro definitivo nella Chiesa Matrice, da dove era partita subito dopo la Santa Messa. Come accennato, alla festa odierna, la collettività è assai legata, parimenti come lo è per la festa patronale dell’Assunta e di San Rocco e per la Madonna di Cristo.
La festa in parola venne istituita nel 1246 in Belgio grazie alla visione mistica di una suora di Liegi, la beata Giuliana di Retìne. Poi, due anni dopo, papa Urbano IV la estese a tutta la cristianità dopo il miracolo eucaristico di Bolsena nel quale dall'ostia uscirono alcune gocce di sangue per testimoniare della reale presenza del Corpo di Cristo. Una volta la ricorrenza si festeggiava il giovedì dopo la festa della Ss. Trinità. Da alcuni anni la stessa è stata spostata alla domenica successiva, come appunto è avvenuto oggi. Da segnalare un ennesimo incendio scoppiato poco dopo la processione negli orti sottostanti ai fabbricati di Via Guttuso.
Le fiamme hanno lambito i muri perimetrali delle case, riempiendo del loro fumo acre l’interno di alcuni appartamenti lasciati momentaneamente incustoditi per via della partecipazione dei suoi occupanti alla processione. Dove invece c’era gente, ci si è precipitati a tappare porte e finestre di questi tempi sempre aperte per via di aerazione. Il tutto si è concluso anche questa volta positivamente con l’arrivo e lo spegnimento da parte del volontariato e delle forze dell’ordine, prontamente intervenute.
A questo punto è lecito pensare che vi siano in giro uno o più piromani pronti a colpire ancora. Speriamo che lo facciano con coscienza (per modo di dire), senza procurare danni a persone, cose ed animali, ma soprattutto si auspica che ritorni al più presto la normalità, individuando ed isolando questi tristi ed incivili soggetti o bulli che siano.