Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, lunedì 29 maggio 2017 - Lunedì inizio lavori per tre ponti comunali sul Candelaro, nella piana sottostante a Rignano Garganico. Si tratta di quello di Piccirillo, a servizio dell’antica strada comunale (nella medesima contrada c’è il famoso ‘casino’ dei marchesi Corigliano, attualmente agriturismo), l’altro servirà la SP 47 e l’ultimo collegherà le contrade di Pescorosso e Mezzanagrande. Si tratta di una spesa complessiva di circa 4 milioni e mezzo di euro, appaltati con il sistema del massimo ribasso alla ditta D’Oronzo di Barletta.
Per l’occasione sarà ‘sturata’ – a quanto si è appreso - da parte dell’Amministrazione comunale uscente di Vito Di Carlo una simbolica bottiglia di schampagne – spumante a suggellare lo storico avvenimento. Secondo i bene informati, con questo complesso intervento infrastrutturale la piana con l’annessa economia potrà ritornerà agli antichi splendori di vivibilità e di sviluppo, rilanciando il settore agricolo sulla via dell’ammodernamento produttivo e della ripresa imprenditoriale ed occupazionale. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è da inserire anche la prossima messa in cantiere di un'altra importante arteria urbana.
Il riferimento è all’imminente appalto dei lavori per la sistemazione di Via Verdi, una delle più importanti del popoloso quartiere di San Rocco, il cui ultimo maquillage risalirebbe ai primi anni’70 (sindaco Gabriele Draisci e assessore al ramo Alberto Calabrese). L’opera costerà 700 mila euro circa. Tutto questo si aggiunge alla sistemazione già avvenuta o in via di ultimazione delle arterie rurali, per un costo complessivo di 1 milione di euro. Nel bilancio delle cose fatte dall’Amministrazione uscente rientrano pure: il Giro Esterno Est, la bitumazione delle strade interne , il disinquinamento dall’amianto dell’ex- piscina comunale e soprattutto l’approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), esecutivo dopo la bellezza di quarant’anni trascorsi tra il dire e il non fare.
Ma perché tanti finanziamenti ed opere?. Per quanto riguarda la campagna, il tutto lo si deve all’alluvione del settembre 2015. Evento, quest’ultimo, che aveva attirato allora, su sollecitazione comunale, l’attenzione delle massime autorità regionali e nazionali, a cominciare dall’ex-governatore Vendola, al Ministro Martina e a tanti altri, costretti a guardare le cose da vicino e quindi, a stanziare i relativi fondi per la ricostruzione sopraccitata. Tra le opere e i progetti messi a segno rientrerebbe anche il noto “Villaggio Vita Sana”, il cui iter burocratico è giunto a conclusione, con il deliberato della giunta di qualche giorno fa, di cui si è già data notizia con l’apposizione della firma (Si veda ‘firma’ foto). Ora spetta alla nuova amministrazione che emergerà dalle urne dell’11 giugno prossimo, proseguire su questa strada e fare meglio per lo sviluppo del territorio e il bene della collettività soprattutto sul piano occupazionale.