Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, venerdì 26 maggio 2017 -  Anche una qualificata rappresentanza della lista “Rignano che vorrei” ha partecipato nella tarda mattinata di oggi alla conferenza stampa di Capitanata Civica, svoltasi nella sala-riunioni dell’Hotel Cicolella di Foggia. Lo stesso per l’occasione era stracolmo di invitati a vario titolo e di giornalisti appartenenti sia alla carta stampata, sia a quella digitale e alle principali TV, compresa Telenorba.  Al tavolo della presidenza  c’erano Leo Di Gioia, assessore regionale, e Rosario Cusmai, vice presidente della provincia.

 

Il primo ha cominciato subito a mettere in evidenza  i principi che governano il movimento in parola. Tra questi c’è non solo l’amore di far politica al di fuori di ogni steccato ideologico  e culturale, ma l’amicizia e il rispetto dell’umanità che c’è in ognuno di noi. Valori  - fattori che ci spingono a lavorare per la crescita e lo sviluppo del territorio. E questo vale anche quando si è cresciuti e formati presso campi e sedi diverse. Non a caso regge la sua alleanza sulle cose da fare con l’altro componente di giunta regionale della Daunia. Il riferimento è a Raffaele Piemontese.

Quindi, l’intervenuto è passato all’altro tema all’ordine del giorno, ossia le elezioni amministrative di giugno e delle liste e candidati vicini al movimento. La sua è stata una vera e propria carrellata, raccontando compiutamente uomini, alleanze e programmi di ogni singola lista, in corsa nei vari centri della Capitanata, a cominciare dal Gargano, dove il movimento è presente anche con candidati sindaci, raccontando all’uopo ogni cosa. I centri dove si accende l’interesse del movimento sono, tra l’altro: Monte Sant’Angelo, Carpino, Ischitella, Rodi e quindi Rignano, dove si ha in corsa Luigi Di Fiore,  il candidato sindaco più giovane della provincia, oltre al suo principale ‘pupillo’, ossia l’assessore uscente Giosuè Del Vecchio.

Ha ringraziato pure  per il suo ben fare e la disponibilità a dare spazio ai più giovani, il sindaco uscente Vito Di Carlo.  Altrettanto entusiasmo e credo ha manifestato nei confronti delle candidature negli altri centri del Subappennino e della piana. Nessuna cordata, ma una vicinanza alla base per suggerire e nel contempo ricevere utili indicazioni sulle questioni più importanti sul tappeto. Al termine il suo discorso è stato salutato con scroscianti applausi dalla platea. Dopo di che ha preso la parola brevemente il presidente Cusmai, ribadendo e rafforzando più o meno le medesime tesi ed augurando ai candidati una splendida vittoria. Il tutto si è concluso con la foto –ricordo nel dirimpettaio marciapiedi.