Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, giovedì 11 maggio 2017 -   Come a Roma e nel mondo, la Chiesa è cultura, anche a livello locale. Lo si è  dimostrato ieri sera in occasione della commemorazione del Centenario della venuta di Padre Pio a Rignano Garganico. Evento che  ha visto la partecipazione convinta ed entusiasta di tanta gente, riunita nella bellissima ed artistica Chiesa Matrice “Maria SS. Assunta”di origine romanica ma di fattura rinascimentale. La manifestazione si è articolata in due fasi significative.

 Nella prima parte c’è stata la commemorazione di tipo storico, letterario e culturale in genere, nell’altra lo svolgimento ha avuto carattere prettamente religioso, in primis con la celebrazione della Santa Messa Solenne e l’omelia del giorno. Vediamo lo svolgimento. A dare il benvenuto è stato il giovane parroco Don Santino Di Biase, che si è detto onorato di ospitare le tante personalità  illustri ed autorità presenti, a cominciare da Fra Francesco Dileo che col suo saio cappuccino, più di ogni altro dà significato  e valore alla manifestazione odierna incentrata sula figura di  Padre Pio. In sintonia si è espresso pure il primo cittadino  Vito Di Carlo che ha ringraziato gli organizzatori per aver contribuito con questo avvenimento a sollevare il buon nome del paese.

Lo ha seguito a ruota Napoleone Cera, capogruppo consiliare dell’Udc alla Regione Puglia, che si è complimentato vivamente con gli storici locali per aver riportato alla memoria un avvenimento così importante legato a San Pio nel Gargano, come lo è pure la sua città natale, San Marco in Lamis, per aver dato al Santo i suoi due confessori. Gaetano Cusenza, dal canto suo, ha espresso la sua vicinanza, quale assessore alla Cultura della Provincia, perché questo tipo di eventi non solo dà lustro alla terra che li genera, ma all’intera Capitanata, che non è seconda a nessuno sui temi del turismo culturale e religioso.  

Dopo di che ha preso la parola, Rossella Fini  assessore comunale  al medesimo ramo del Comune di San Giovanni Rotondo (presente anche la v.sindaco Nunzia Canistro e la rappresentanza del Comando dei CC). la predetta Fini ha caldeggiato la comunanza di intenti per portare in alto il buon nome del territorio non solo in questo ma anche negli altri campi. Terminati i saluti, il giovane e dinamico conduttore Antonio Cozzetti ha dato la parola al giornalista e storico locale Antonio Del Vecchio che per più di una mezzora ha documentato appuntino ogni aspetto del rapporto epistolare ed amicale tra Padre Pio e il canonico  Don Pietro Ricci  del posto (era presente una nutrita rappresentanza di famigliari).

Lo ha fatto sulla scorta di quanto già raccontato e documentato nel v. Padre Pio e Rignano…(1 e. e 2e., 2009 – 2010), di cui è autore assieme al figlio Angelo. Ha preso, poi, la parola Maria Antonietta Di Sabato, novella e preparata ‘voce critica’ della letteratura di Capitanata, che ha presentato in anteprima con semplicità e calore il volume postumo i Canti Settembrini di Giovanni Scarale. Lo ha fatto  leggendo e commentando alcune poesie, accolte con avvertiti e fervidi applausi dalla platea.

In sala c’era anche la vedova Giuseppina Scarale-D’Errico e la figlia Maria Giovanna. E’ seguita poi la Santa Messa, seguita con viva e partecipata attenzione dal popolo devoto nel frattempo cresciuto per l’arrivo di altre decine e decine di fedeli. Interessante,  aggiornata e ricca di significato evangelico l’omelia di Padre Francesco. Al termine, la folla festosa si è recata alla vicina ‘casa Ricci’ di Via Gioielli 27, dove accanto alla lapide commemorativa del 1988 è stata posata una corona di fiori bianchi a forma di cuore. Il tutto è finito con la Santa Benedizione impartita da Padre Francesco, dal parroco Don Santino e dal vice Don Antonio Gianfelice (Comunicato stampa a cura della Redazione della presente testata)