Antonio Del Vecchio

San Giovanni Rotondo, martedì 4 aprile 2017 -  A sette anni dalla sua scomparsa decisa  l’intitolazione di un ‘bene pubblico,  avente finalità  culturali’ alla memoria di Giovanni Scarale, scrittore, poeta di raffinata cultura  e lungimirante politico di ideale e fede socialista. E per questo ricco di passione civile e di amore per la città che lo ha visto nascere, crescere ed operare a tutto campo per la ‘res pubblica’. L’altra, e forse la più importante motivazione che  ha convinto   il sindaco Costanzo Cascavilla e la sua giunta a stendere la Delibera n. 48 del 31 marzo u.s, preparata accuratamente dal segretario generale Giacomo Scarzulli, è stato soprattutto il forte legame umano e spirituale che ha unito  il Poeta a San Pio.

 Legame scandito puntualmente in ogni commemorazione o anniversario dalle sue immortali e avvertite liriche. E questo  , a cominciare dalla morte di quest’ultimo (23 settembre 1968 fino a febbraio 2010). Il tutto ora è raccolto  nel v. I Canti Settembrini per Padre Pio, da poco in vetrina, di cui si è già scritto  Comunque sia, il momento clou della  commemorazione – ricordo si è celebrata nella tarda mattinata di ieri al Cimitero. Si è cominciato con la Santa Messa con la liturgia solenne officiata da P. Gregorio D’Arenzo presso la Cappella dei Terziari Cappuccini del Cimitero.

Ad assistervi, oltre ad un nutrito numero di famigliari ed amici dello scomparso, c’era l’intera giunta, alcuni consiglieri ed ex amministratori. Tra l’altro ( si veda foto di gruppo, da sx: Rossella Fini (assessora), il citato P. Gregorio, Antonio Girolamo D’Addetta (assessore), Costanzo Cascavilla (sindaco), la vedova dello scomparso Giuseppina D’Enrico con la figlia Maria Giovanna (i fratelli Antonio e Teresa erano assenti in quanto impegnati al Nord per improrogabili esigenze di lavoro), Antonio Cappucci, Daniela Di Cosmo (entrambi consiglieri comunali), Salvatore Mangiacotti e Matteo Cappucci (l’uno e l’altro, emeriti sindaci della città).

Assente in foto, la v.sindaco Nunzia Canistro. Prima della deposizione della corona di fiori sulla tomba sita all’interno della Cappella di famiglia,  la vedova Scarale ha tenuto un commovente elogio funebre a ricordo del marito, ringraziando vivamente i presenti per la loro partecipazione e l’intera Amministrazione Comunale, per averne stigmatizzata la figura e l’opera del commemorato, oltre con la deposizione della corona di fiori,  con la dedica a futura memoria di una importante istituzione pubblica della città.

Tra queste, le candidate  all’intitolazione al momento sono due : “l’Auditorium” della Biblioteca Comunale”M.Lecce” e quello del “Centro socio-educativo di Piazza De Mattias”. Si provvederà all’uopo dopo attenta valutazione e diverso atto. Il commemorando è nato il 6 marzo 1933. Consistente la sua produzione bibliografica sia in prosa che in poesia, che fanno di lui una delle  figure più significative ed emblematiche non solo nella storia culturale e civile della sua città ma anche di tutto il Promontorio.