Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, Giovedì 16 marzo 2016 - Piange il cuore! Piange a tutti gli abitanti di Rignano Garganico. E questo per l’avvenuta chiusura del locale distributore di carburanti del gruppo Api. Si tratta dell’ultimo dei quattro, di cui due nella sottostante contrada di Villanova, ancora attivi fino a qualche diecina di anni fa. Se qualcuno consulta le pagine gialle, troverà ancora i loro indirizzi e marche. Il tutto è cominciato da ieri con la contestuale chiusura del Bar, un tempo assai frequentato non solo dagli avventori del servizio, ma anche dai cittadini e passanti in genere, trovandosi esso sulla SP che porta a San Marco in Lamis. Al momento nessuno sa se domani prossimo o venturo sarà riaperto.
La prima conseguenza negativa che ne deriva riguarda il disservizio che da ora in poi costringerà gli automobilisti a fare rifornimento altrove, perché interrotto anche l’automatico. Nel nostro caso, il distributore più vicino si trova a 7 chilometri, ossia nella città soprannominata e di ulteriori 7 km a San Giovanni Rotondo. L’altra carenza che si riscontra è di natura economica, perché contribuisce ad accrescere la disoccupazione, specie quella giovanile, già critica per la fuga delle energie migliori verso il Nord. Un tempo, i quattro esercizi davano lavoro non solo alle famiglie interessate ma anche ad addetti esterni, perché in loco, assieme all’attività commerciale di tipo vario, si esercitavano anche i mestieri collaterali di gommista, carrozziere e di meccanico in genere.
Il ‘colpo di grazia’ ora lascia annichiliti un po’ tutto, avendo il piccolo centro imboccato da tempo la via del declino. Per cui ci vorranno veramente degli amministratori coraggiosi per rimettere in sesto l’economia e tutelare le speranze dei giovani che sono rimasti. Il riferimento è a quelli che saranno eletti tra qualche mese alla massima assise comunale, finora retta dalla giunta di Vito Di Carlo.