Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, martedì 21 febbraio 2017 - C’era d’aspettarselo. A qualcuno ‘non piace caldo’! Il riferimento è all’articolo dal titolo: “Elezioni amministrative a Rignano Garganico: la politica scalda i motori” apparso su questa testata il 16 febbraio” u.s. Da qui la richiesta di smentita e rettifica da parte di alcune forze ‘nominate’ a torto o a ragione nel citato scritto. Tra queste, c’è il neo-nato movimento civico “Rignano che Vorrei”, con il quale ci scusiamo e pubblichiamo la nota che segue : << Relativamente alla scelta dei candidati per le prossime elezioni amministrative non abbiamo mai detto e messo in discussione le persone non elette (candidati non eletti)
ma le persone che hanno amministrato, quindi eletti e presenti nell’assise comunale e comunque si chiede un fortissimo rinnovamento. La nostra scelta è sì restrittiva, ma è logica e non impositiva; è scelta che intende, innanzitutto, portare la serenità tra i cittadini. Lavorare in serenità e tranquillità per portare a soluzione le varie problematiche che attanagliano la Nostra RIGNANO. Noi crediamo ed affermiamo che questa nostra scelta dispiace a quella “gente” che sino ad oggi ha traghettato il nostro caro e amato paese alla deriva; odi, invidia, rancori personali e cattiveria gratuita, sono gli ingredienti che il nostro movimento vuole mettere a latere, ingredienti non salutari, usati da queste soggetti sino ad oggi, e che Rignano con i suoi cittadini sta pagando sulla propria pelle.
Ad oggi nel Movimento non vi è una Leadership, perché la questione non è stata ancora affrontata, (prima le problematiche e successivamente i soggetti che devono affrontarle e risolverle) e comunque sarà il frutto di una serena e pacata discussione (possibilmente condivisa con altri). Per il giornale: abbiamo condiviso e scelto tutti insieme la possibilità di uscire con un giornalino, semplicemente perché la gente e la popolazione tutta di Rignano ha il diritto di sapere e conoscere le problematiche e le soluzioni che si adottano. Le scelte non devono essere di pochi per tutti ed in alcuni casi di uno per tutti.
Il giornalino non è diretto da una persona ( il direttore, il vice direttore e se vogliamo l’inviato speciale….) ma è diretto e condiviso da tutto il movimento, con proposte, idee e problematiche che vengono discusse e decise da tutti e comunque per dovere di cronaca il numero è il 5° e non il 4°, Il Movimento (Rignano che Vorrei)>>.