Antonio Del Vecchio
Gargano, lunedì 30 novembre 2017 - Strepitosa carriera per Martina Moroni, classe 1999, nata e residente assieme alla famiglia in quel di Pomezia, in provincia di Roma, originaria del Gargano. E’ una ballerina classica e moderna, nonché accanita praticante della“ginnastica ritmica” dei tempi attuali. Non a caso la nostra protagonista miete successi ovunque concorre e si esibisce. Tanto da essere ribattizzata la “Carla Fracci” La sua ultima performance in positivo ha avuto luogo il 7 gennaio u.s. all’Auditorium del Massimo in Roma, quale partecipante al concorso nazionale di danza, promosso dall’Uid (Unione Italiana Danza), dove si è classificata ai primi posti, conseguendo medaglie e borse di studio.
Il concorso si chiamava “Promesse in scena”, a cui hanno partecipato circa un migliaio di concorrenti. Una manifestazione, quest’ultima, di valenza nazionale, anche perché ha coinvolto a livello organizzativo le migliori “intelligenze” dello Stivale (e non solo), a cominciare dalla direzione artistica di Bianca Pasqual Marsettin e col finire di una giuria per davvero d’eccezione. Ne facevano parte: Gaia Straccamore, Etoile al Teatro dell’Opera di Roma; Gerardo Porcelluzzi, docente di scuola di ballo; Nicolò Noto, vincitore di “amici”; Roberta Fontana, coreografa internazionale; Little Phil, idem; Fabrizio Santi, detto il “Toscano” , coreografo e direttore artistico di Mad4Dance. Tutti, a vario titolo, legati al citato Teatro dell’Opera della Capitale.
Va rilevato subito, che, diversamente dalle volte precedenti, dove la “nostra” ballerina si è sempre distinta, l’odierna apparizione ha riscontrato sui social network il massimo della notorietà, con circa sei mila “mi piace” e condivisioni. Ma chi è Martina? È presto detto. È una “ballerina nata” , ossia non segue le scuole, ma ha delle movenze spontanee che collimano con il ritmo e la musica. Ha cominciato a muovere i suoi primi passi in termini di danza - a quanto ci racconta la mamma Maria Pia Giuliani (garganica puro sangue, in quanto rignanese per via di madre e sammarchese di padre), a sei anni compiuti (l’età propizia per qualsiasi futura ballerina) presso una scuola di danza classica di Pomezia. Dopo si è perfezionata presso altre scuole, imparando quasi tutte le tecniche, compresa quella dell’immortale Cecchetti, importatore dello stile russo.
Dopo di che, per essere in linea con la moda più vicina a noi, si è specializzata dapprima in tutti i ritmi e le coreografie del ballo moderno (jazz, rock, ecc.), quindi è passata ai contemporanei “esercizi ginnici” dove arte e culturismo si fa tutt’uno. Ciònonostante, lo stile di Martina è inconfondibile, ed esprime in ogni suo “passo” una vera poesia da gustare con la vista e il cuore.