Antonio del Vecchio

Rignano Garganico – giovedì 26 gennaio 2017 - L'egocentrismo in materia di trasporti non è solo 'barese',  ma riguarda anche  Foggia rispetto alla sua provincia. Ecco il  commento che un amico ha scritto al riguardo su Lettere Meridiane di ieri, riportando una sua esperienza diretta e il relativo disagio sofferto. <<Se in materia di trasporti Foggia piange, il resto della provincia non ride. Lo è per via dell'accentramento dei collegamenti esterni con la stazione, dove da due settimane è completo caos.

Le varie società non sanno dove sostare; gli utenti sono disorientati; i bar e gli esercizi dove c'erano le antiche soste (Ferrovie del Gargano, Sita, Acapt, Ataf esterna, ecc.) sono esasperati per la perdita degli avventori; infine, regna sovrana la disinformazione. Tant'è che non tutti gli utenti sanno di questo rivoluzionario cambiamento di itinerari ed alcuni continuano ad attendere i pullman nei luoghi di prima. Ci si chiede a questo punto: perché non si è fatta una campagna di informazione preventiva a tutto campo,  anche coll’intento di  'educare' gli utenti  al nuovo corso sia in partenza che in arrivo? Ha fatto bene il sindaco del Capoluogo a protestare contro il "bypass" e l'egocentrismo dei baresi, ma avrebbe dovuto comportarsi parimenti nei confronti dei viaggiatori che vanno o vengono dai vari centri della Capitanata.>>. Come al solito i nostri politici, e non solo questi, sono abituati a guardare puntualmente  l’evangelica pagliuzza nell’occhio altrui, ma mai la trave che spesso  si cela in quello proprio. E la “Moldaunia” che fine ha fatto, forse è un’arma già spuntata? Comunque sia, va riscontrato un fatto positivo: sul tempo di percorrenza si risparmia circa un quarto d’ora.