Antonio Del Vecchio

Apricena, sabato 21 gennaio 2017 - Scuole senza riscaldamenti? Cresce il malumore e la  protesta, ad Apricena. Ad interpretarne la portata ci pensa la “Casa della Sinistra”, diretta da Luciano d’Aiello, vicina alle posizioni di Rifondazione Comunista, Lo fa con un ironico comunicato stampa diffuso in ogni dove, condiviso ‘in toto’ , a quanto ci ha dichiarato di persona ,  dallo stesso segretario provinciale del partito, il sammarchese Antonello Soccio.

 Nello scritto, si comincia col criticare aspramente le presunte spese eccessive effettuate sia nel recente cartellone natalizio sia per gli eventi estivi, rivelatisi “un costosissimo flop”, ossia “decine e decine di migliaia di euro senza creare il benché minimo interesse dei cittadini e dei forestieri”. Altresì, si critica pure l’”esaltazione sportiva” per la promozione della squadra di calcio locale in serie “D” , che sarebbe costata, secondo lo scritto, “altre decine di migliaia di euro per fare la tribunetta degli ospiti”. 

Al clima festoso sopra esposto sarebbe subentrato – a quanto si legge più avanti-  “la dura realtà di tutti i giorni”, ossia il ritorno a scuola degli alunni, che, “a causa delle aule fredde”, sarebbero stati costretti a presentarsi “in cappotto, sciarpa, guanti e cappello in testa”  o addirittura “ridotti a dover chiudere le scuole per guasti agli impianti di riscaldamento che andavano potenziati da tempo”.  Si rincara poi la dose, suggerendo una lezione di buon comportamento e di programmazione: “Qualcuno ,  evidentemente, a Palazzo Lombardi ha perduto la bussola, visto che non riesce nemmeno più a distinguere ciò che e’ necessario da ciò che e’ superfluo salvo poi arrabbiarsi telefonicamente (e in viva voce) proprio con i propri supporters”.

S’insiste, infine nella medesima lezione: “…quando i mezzi finanziari sono scarsi bisogna darsi delle priorità e capire, di conseguenza, che il riscaldamento delle scuole viene prima delle palle di natale e dello show di Pio e Amedeo o, forse, pensate che il fumo negli occhi degli spettacoli comici sia più importante dell’istruzione dei nostri ragazzi ?”