Antonio del Vecchio
Rignano Garganico - mercoledì 28 dicembre 2016 - Se è vero come è vero che le idee camminano con le gambe degli uomini, lo è soprattutto quando occorre scegliere ed elaborare una lista e un programma per il governo e lo sviluppo di un paese, come Rignano Garganico che, nonostante la sua infima consistenza demografica, resta al palo. Ad essere fermamente convinti della bontà di questo assurto sono quelli di “Rignano che vorrei”, movimento che da mesi sta sulla cresta dell’onda, interessato com’è a contendere alle prossime elezioni amministrative di Primavera, con lista e simbolo, il primo scranno cittadino.
La dice lunga l’editoriale del terzo ed ultimo numero del Montagnardo, organo politico d’informazione, di cui si dirà, apparso come “murale” in bella vista, ieri, all’ingresso di Corso Roma, che porta al centro storico. In esso, tra l’altro, si fa sapere che che il Movimento, dopo aver ascoltato gli altri gruppi politici presenti in paese (i soliti noti), avrebbe iniziato a guardare al proprio interno per eventuali candidature da inserire nella futura lista. Al momento gli eventuali nomi – a quanto si afferma - non sarebbero pubblicabili perché dovrebbero essere vagliati bene, anche perché più di uno avrebbe già espresso delle riserve sulla propria disponibilità. E ciò accade soprattutto perché si è di fronte nel movimento ad una massiccia presenza di giovani, che, seppure abbiano espresso la volontà di metterci la faccia, temono di fare da un momento all’altro le valigie per ragioni di lavoro e di emigrazione. Inoltre, nelle riunioni del gruppo (costantemente aperte a tutti i partecipanti), si sarebbe fatto cenno a candidature esterne, ossia al di fuori del movimento, di persone stimate da tutti, con ottime doti di capacità e discernimento. Anche il programma sarebbe in fase di preparazione. Alcuni punti fermi di esso, però, sarebbero già stati stabiliti. Tra l’altro, spiccherebbero al primo posto lo sviluppo e il rilancio dell’economia locale, che ristagna da tempo. Il completamento dell’elenco delle cose da fare, come accennato, dovrà avvenire in un secondo momento, in quanto materia riservata esclusivamente ai futuri candidati. Alcuni di quelli già prescelti avrebbero, infatti, espresso la volontà di intervenire direttamente nella stesura. Operazione, quest’ultima, che, secondo i dirigenti del Movimento, dovrebbe essere di breve durata, proprio in virtù del fatto che, quando si hanno idee chiare in testa, “Verba volant…” ossia il tutto si traduce in proposte e progetti. Nello scritto in questione si fa notare, altresì, che alle riunioni, si registrerebbe negli ultimi tempi una consistente partecipazione di elementi giovanissimi ed attivi, forse perché sospinti dall’entusiasmo dell’età e soprattutto dall’aria di nuovo che si respira. A suscitare la discussione sarebbero, a quanto si legge, sempre loro, che oltre a suggerire idee, scrivono articoli e si dimostrano vogliosi e pronti per la competizione elettorale prossima. Inutile dire che è l’intero Movimento a pascersi e ad auspicare il cambiamento. Secondo gli estensori dello scritto, saremmo a questo punto di fronte al “nuovo che avanza e che non si può arrestare e che travolgerà con il suo impeto il vecchio e lo stantio”. Tanta volontà poggerebbe sull’unità . Un’unità che non sarebbe solo formale, ma nei contenuti, o meglio nella stesura del programma e nella scelta dei candidati per la lista. Posizione questa che dovrebbe manifestarsi in tutte le decisioni prese o da prendersi, da difendere sui palchi e nelle strade. Insomma, a parere loto, la forza e la saldezza risiederebbe proprio in questa unità , non solo predicata ma soprattutto praticata sia in prima linea sia nelle retrovie. Forza giovani, aggiungeteci al vostro pensare e all’ agire anche pizzico di coraggio e il tutto andrà a buon fine, sia nel conseguimento della vittoria elettorale sia, soprattutto, nell’amministrare la cosa pubblica all’insegna del fare e dell’interesse generale!