Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, domenica 7 agosto 2016 -  Grande e partecipato successo per il Teatro dei Limoni, alias Nudi”, a Rignano Garganico. Lo si è registrato ieri sera per la messa in scena di “Sangue”, riduzione epica tratta dall’Illiade di Omero. La stessa, conclusasi con un giorno di anticipo, a causa dell’imminente cattivo tempo, ha visto, infatti, una straordinaria partecipazione di pubblico variegato, proveniente non solo dal posto, ma da ogni dove.

 

Come nelle scorse rappresentazioni non c’è stato bisogno di particolari scenografie, di abiti ad hoc o strumentazioni costose, ma il tutto è stato ambientato negli adattabili spazi urbani, come per esempio Largo Palazzo Baronale, costituito da due piani, quello superiore coincidente con l’atrio e il cortile dell’antico castello è servito per la rappresentazione della città di Troia, l’altro inferiore, funzionante quale strada di congiungimento tra l’antica Porta Grande e Corso Giannone, in parte è stato utilizzato come platea per il pubblico, per il resto dalle scene guerresche che si sono succedute. Gli episodi trattati sono stati quelli che gli studenti di un tempo sapevano a memoria sin dalla prima media.

Le armi usate erano costituite da rimediati bastoni, elmi e casacche di cartone. Il verismo sia nei duelli che nei combattimenti di gruppi è stato superlativo. Insomma se le danno per davvero di santa ragione. Comunque sia, ecco la trama del racconto trattato. Da nove anni e passa, gli Achei, sotto la guida suprema di Agamennone e Menelao, stavano tentando di distruggere Troia. Dopo innumerevoli scaramucce, finalmente Menelao e Paride vengono alle mani, ossia a duello. L’ultimo come si ricorderà è il troiano che aveva rapito la moglie del primo: Elena, scatenando appunto la guerra di Troia. Paride, sopraffatto, viene fatto scappare grazie alla nebbia creatasi.

Ad un certo punto Achille non volendo più combattere, perché arrabbiato con Agamennone, decide di ritirarsi dalla guerra. Intanto, Achille aveva regalato a Patroclo, che le accetta, indossandole. Per questo Apollo si arrabbia e punisce Patroclo che viene ucciso da Ettore. le proprie armature, quasi per sostituirlo e rafforzare il coraggio dell’esercito. Patroclo viene punito da Apollo e ucciso da Ettore, principe di Troia. Achille si fa si fa fabbricare nell’officina degli dei altre armi e poi, cavalcando nella pianura troiana uccide molte persone, fino a quando intravede Ettore. Ed è subito duello tra i due. Quest’ultimo per gli innumerevoli colpi patiti, soccombe.

Negli ultimi canti, ben rappresentati dagli attori, in tutto 22 . si racconta il funerale di Patroclo, con meste nenie e parole lamentose. Sul terreno c’è anche il corpo malconcio di Ettore, che viene reclamato dal padre Priamo, re di Troia, che dopo aver intenerito il cuore dell’uccisore con il richiamo al ricordo – amicizia con il padre di lui, Peleo, riesce ad ottenere senza colpo ferire i resti del figlio. A questo punto, i funerali vengono sospesi e si chiude il sipario.

N.B. Nella foto il saluto di congedo dal pubblico di Roberto Galano e del suo gruppo, oltre che ai cittadini, all’ organizzatore Luigi Di Claudio, presidente del Circolo “Cerchi di Vita”