Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, giovedì 4 agosto 2016 - In provincia di Foggia c’è chi non ama il Parco Nazionale del Gargano, tanto meno chi lo amministra bene e ne esegue le strategie, calandole nella realtà. Sollevando polemiche pretestuose, specie da parte di chi dovrebbe difendere l’Ambiente per vocazione, produce solo divisione e permette agli avversari di sempre di alzare la voce e di suonare le trombe per il ripristino degli antichi privilegi.
Ad esprimere più o meno questi concetti ci pensa il sindaco di Rignano Garganico, Vito Di Carlo, assieme alla Giunta e al resto della maggioranza, convinto sostenitore ed estimatore di come sono andate finora le cose all’Ente Montano, con particolare riguardo alla guida dell’attuale Presidente Stefano Pecorella, onnipresente sia in termini di pensiero (programmazione) originale sia come azione svolte per la salvaguardia del territorio e l’avanzamento delle sue suscettibilità e soprattutto in tutti gli incontri svoltisi finora sul tema in ogni dove, non ultimo quello tenutosi qualche sera fa alla tenuta Asp “ Zaccagnino”, dove con il suo avvertito e sempre lucido intervento ha difeso a spada tratta e senza mezzi termini la legalità e la tutela del territorio da qualsiasi infiltrazione di tipo mafioso e del malaffare in genere.
Non parliamo poi delle iniziative per la valorizzazione dei nostri beni ambientali e culturali, compresa quella Mab Unesco. Da qui l’appoggio incondizionato e la condivisione piena della presa di posizione della Comunità del Parco assunta l’altro giorno assieme agli altri sindaci ed amministratori dei centri garganici. “Il Presidente del Parco – ha affermato Di Carlo- si è sempre dimostrato imparziale e disponibile, a prescindere dalla grandezza demografica dei vari centri. Non a caso ha scelto Rignano, come capofila, nel progetto “Sistema Gargano”, che ha iniziato il suo dibattito di regia nell’incontro con Barca, svoltosi qualche mese fa al Purgatorio di Rignano”.
Quindi, ha snocciolato ad uno ad uno tutti gli interventi messi in atto su iniziativa del Parco nelle varie zone del Gargano, a cominciare proprio dalla cittadina da lui diretta, dove , tra l’altro, oltre ad eseguire il progetto Pis per Grotta Paglicci, si sta attivando per accendere altri 400 mila euro per il completamento del Museo e quindi a promuovere da subito il decollo turistico del centro anche su questo tema assai caro agli intellettuali della nostra terra. Quindi le accuse circa una presunta “insufficienza” ideativa e programmatica del Parco, sollevate in questi giorni da più parti (si veda WWF), come pure qualche voce in Parlamento, secondo i bene informati, sarebbero pretestuose e del tutto infondate e scollegate dalla realtà effettuale.